Roma, 10 feb — Il creatore della bandiera dell’«orgoglio trans» ha annunciato via social di aver adottato un ragazzino «transgender». Monica Helms, 71 anni, nato Robert Hogge — questo il nome del «papà» dello stendardo bianco, rosa e blu ideato nel 1999 — ha avviato le pratiche congiuntamente al proprio compagno, un altro maschio trans-identificato che ha 23 anni meno di lui. Un’allegra famigliola all’insegna della disforia di genere.

Il trans che ha ideato la bandiera trans adotta un bambino (trans)

La lieta novella è stata resa nota il 22 dicembre scorso, quando Helms ha fatto sapere urbi et orbi via Facebook si essere in procinto di adottare una «figlia trans» (un maschio biologico) di 14 anni, che viveva con i due adulti in attesa del disbrigo delle pratiche di adozione, avviate all’inizio del 2022. Il 16 luglio di quell’anno Helms scriveva: «Il periodo di osservazione è finito. Dobbiamo pulire la casa e prepararci all’arrivo di un bambino. Preferisco adottare un bambino trans. Hanno bisogno di una famiglia solida che li protegga dalla merda del mondo. Noi siamo quei genitori».

Bambini scelti come merce da supermercato

Cinque giorni dopo, l’ex veterano annunciava di avere trovato «una ragazzina trans da adottare sul sito web della Georgia Dfcs [Division of family & children services]». Nell’aggiornamento successivo Helms fa sapere di avere selezionato «un elenco di sei bambini che vorremmo considerare per l’adozione», come se si trattasse di una lista della spesa. Fino al 14 novembre, quando la coppia annuncia di essere entrata in contatto con il ragazzino prescelto e che questi chiamava già «mamma» i due uomini.

«Vuole iniziare a chiamarci ‘mamma’», scrive un estasiato Helms, che si definisce «lesbica» dal 1997 quando lavorava in un negozio di pornografia in Arizona che «vendeva video per adulti» e lingerie mentre si dilettava nello scrivere inquietanti storielle fantasy su temi di regressione dell’età, femminilizzazione forzata e sessualità lesbica, uno dei quali finito in una raccolta intitolata Tales from a Two-Gendered Mind.

L’inquietante passato di Helms

In particolare in un racconto di Helms, intitolato Una donna disprezzata, un uomo viene perseguitato da una ragazza che sembra «non avere più di sedici anni» e che inizialmente scambia per una ragazza scout. «Mi ha guardato con i suoi occhi seducenti…», si legge. La ragazzina in seguito si rivela essere una strega che afferma di essere più grande di quanto sembri; tra i suoi poteri vi è infatti la capacità di invecchiare molto lentamente, facendola sembrare «molto più giovane della sua vera età». L’uomo la sposa e hanno una figlia che allo stesso modo non invecchia in modo naturale.

Ma chi siamo noi, in fondo, per stabilire se Helms e il trans-consorte saranno buoni genitori? Se vi state chiedendo come sia possibile che due persone, palesemente disturbate, siano riusciti ad ottenere la custodia di un minore affetto a sua volta da disforia di genere, siete i soliti maliziosi bigotti. L’amore è amore, e (si dice così, no?), meglio lasciarli a loro, ai quei rassicuranti sorrisi, che a qualche «famiglia etero violenta» (è risaputo che le coppie Lgbt sono nidi di pura concordia e amore).

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Cristina Gauri

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