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Drogata e violentata in un box auto, tre arresti per l'orrore subito da una 13enne: “Mi sentivo stordita” – Il Riformista

Attirata via social nella trappola

Redazione — 18 Gennaio 2023

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Conosciuta online, sul social Instagram, quindi invitata in un box auto alla periferia di Cerignola, nel Foggiano, dove in tre dopo averla stordita con una ‘canna’ hanno consumato su di lei una violenza di gruppo. Con queste accuse tre giovani di 20 e 21 anni sono stati tratti in arresto questa mattina dalla polizia: Domenico Tricarico e Domenico Longo, di 20 anni, e Pasquale Pepe, di 21, sono considerati infatti i responsabili dello stupro subito da una 13enne la serata del 28 ottobre scorso nella cittadina in provincia di Foggia.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, fondata anche sulle dichiarazioni della ragazzina, che il giorno dopo la violenza ha raccontato con coraggio quanto accaduto ai genitori e poi ha sporto denuncia in commissariato, l’adolescente sarebbe stata portata all’interno del box auto da uno dei tre arrestati, Tricarico, conosciuto su Instagram.

Dal racconto della vittima emerge che la stessa è stata costretta a subire violenze sessuali di gruppo e minacciata che, in caso di reazione, sarebbe stata ammanettata. Violenze rese possibili dallo stordimento della 13enne.

Mi passano la canna quindi fanno fumare me, veramente dopo un po’ mi inizio a sentire stordita, comunque il fumo raggiunge il cervello, e mi inizio a sentire stordita… mi gira un po’ la testa e mi siedo sul divano”, sono state le dichiarazioni rese dalla 13enne, come riporta l’Ansa, per spiegare cos’era successo prima della violenza subita dal gruppo, che ha approfittato della sua condizione di inferiorità psichica e fisica dovuta all’età e all’uso della droga.

Nell’indagine c’è un quarto indagato a piede libero per false informazioni al pm: ai tre arrestati viene contestato anche il reato di cessione di sostanza stupefacente aggravata.

Una notizia che già lo scorso ottobre, quando emerse la denuncia della ragazzina, sconvolse la comunità di Cerignola. “Siamo letteralmente sconvolti dalle notizie circolate in queste ore riguardo la presunta violenza sessuale consumatasi nella nostra città”, aveva commentato Maria Dibisceglia, assessore comunale ai servizi sociali.

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