Il rigore è di quelli che a guardarlo bene, e a rivederlo ancora, rallentato o a velocità normale, non lascia alcun dubbio:
il portiere arriva sul pallone prima dell’attaccante che a sua volta mette la gamba per anticipare… e poi va giù. E’ il minuto 4’ di una partita che finisce dal dischetto (guarda) per un rigore generoso. Tant’è.
Seguiranno un paio di tiri poco convinti in 90’. Niente di più, al Ceravolo, ieri pomeriggio, dove il forte e imbattuto Catanzaro vince sul Taranto e prosegue la corsa verso la B.
Agli ionici restano il rammarico per il rigorino subìto e l’orgoglio per aver tenuto testa ad una squadra completa, compatta e attrezzata.
