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“Sbarchi dei migranti in calo”, esulta Piantedosi: ma i numeri del Viminale smentiscono il ministro – Il Riformista

Con il governo Meloni il 50% in più

Riccardo Annibali — 11 Gennaio 2023

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse  10-01-2023 Roma (Italia) Politica – La7, trasmissione L’aria che tira  – Nella foto: il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ospite della trasmissione condotta da Myrta Merlino   10-01-2023 Rome (Italy) Politics – La7, broadcast L’aria che tira – In the photo: the Minister of the Interior Matteo Piantedosi, guest of the broadcast hosted by Myrta Merlino
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 10-01-2023 Roma (Italia) Politica – La7, trasmissione L’aria che tira – Nella foto: il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ospite della trasmissione condotta da Myrta Merlino 10-01-2023 Rome (Italy) Politics – La7, broadcast L’aria che tira – In the photo: the Minister of the Interior Matteo Piantedosi, guest of the broadcast hosted by Myrta Merlino

Sfortunato, c’è da dire, questo esecutivo. Dopo le promesse di blocchi navali, di sbarchi selettivi, di porti chiusi velocemente diventati porti aperti dopo la figuraccia con la Francia, di nuovi accordi con i paesi di origine e transito che rimangono ancora appesi e di solidarietà dell’Europa rimasta come al solito solo a parole ci si è messo anche il meteo favorevole. Così la dichiarazione esultante del ministro dell’Interno: “I primi due mesi di azione di questo governo hanno fatto segnare una flessione della curva di crescita degli sbarchi rispetto all’anno precedente” è stata già smentita dai dati del ‘suo’ Viminale.

I numeri che sconfessano Piantedosi sul calo della curva degli arrivi parlano chiaro. Dal 22 ottobre, genetliaco dell’esecutivo Meloni, ad oggi sono arrivati 31.454 migranti, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente, durante il governo Draghi, erano stati 19.008. Tra il 22 ottobre e il 22 dicembre 2022 sono sbarcati in Italia quasi 23.400 migranti, a sua volta in numero maggiore rispetto all’anno precedente: l’85,7 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Simile l’incremento tra l’altro, tra il 22 ottobre e il 22 dicembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Sempre circa l’80 per cento.

Da quando si è insediato il governo Meloni al 10 gennaio 2023, gli sbarchi sono stati quasi 31.200: un numero di fatto doppio rispetto allo stesso periodo a cavallo tra 2021 e 2022. Il 10 gennaio, ospite a L’aria che tira su La7, Matteo Piantedosi ha difeso l’operato del suo governo nella gestione dell’immigrazione. Secondo il ministro dell’Interno, infatti, nei primi due mesi di azione del governo Meloni è stata registrata una “flessione della curva di crescita” degli sbarchi dei migranti in Italia “rispetto all’anno precedente”.

Secondo i dati del ministero dell’Interno, nei due mesi successivi all’insediamento del governo, ossia fino al 22 dicembre 2022, sono sbarcati sulle coste italiane quasi 23.400 migranti. Nello stesso periodo del 2021, durante il governo Draghi, gli sbarchi erano stati oltre 12.600. Nell’intervallo di tempo indicato da Piantedosi c’è stato dunque un aumento degli sbarchi dell’85,7 per cento.

Percentuali che aumentano vertiginosamente raggiungendo il 98,7 per cento se si fa riferimento al periodo tra il 22 ottobre 2022 e il 10 gennaio 2023, il giorno dell’intervista del ministro. In questi tre mesi scarsi gli sbarchi in Italia sono di fatto raddoppiati, oltrepassando quota 31mila dai circa 15mila dello stesso periodo a cavallo tra il 2021 e il 2022.

Nei primi giorni di quest’anno i migranti sbarcati sono stati 3.709: nello stesso periodo del 2022 erano stati 378 e nel 2021 ‘solo’ 287. I numeri dicono che gli sbarchi in Italia, nonostante l’entrata in carica del governo Meloni, sono in aumento rispetto al passato. Non è chiaro a che cosa ha fatto riferimento il Piantedosi quando parla di una “flessione della curva di crescita rispetto all’anno precedente”.

Se anche si voglia ipotizzare che il ministro abbia inteso che gli sbarchi siano sì in aumento, ma meno rispetto alla crescita avvenuta in passato, i numeri ci corrono in aiuto per spiegare, ancora una volta, l’errore: tra il 22 ottobre 2020 e il 22 dicembre 2020, durante il secondo governo Conte, gli sbarchi erano stati poco più di 7 mila. Nello stesso periodo del 2021 erano stati 12.600 facendo registrare un aumento dell’80 per cento, una percentuale di crescita comunque inferiore rispetto all’85,7 per cento registrato durante i primi due mesi del governo Meloni che a fine dicembre ha approvato un decreto-legge che ha introdotto norme più stringenti per le navi Ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo.

Va detto che, al netto dei frequenti cambi di governo, sono due i fattori che contribuiscono particolarmente alla crescita delle partenze dal Nord Africa: le condizioni meteo e l’instabilità politica dell’area.

Riccardo Annibali

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