Il primo circolo didattico E. De Amicis di Bisceglie, plesso Don Pino Puglisi e Caritas insieme per una scuola “green”
Cinzia Montedoro
“Nella vita non raccogli ciò che semini, raccogli ciò che curi”
Educare è come seminare: insegna ad un bambino il valore della terra, lui attraverso l’esempio dell’adulto capirà l’importanza di un seme, il suo frutto crescerà nella consapevolezza di un mondo che merita attenzione e cura, valori che uniti al dono e alla condivisione germoglieranno in loro facendoli diventare donne e uomini consapevoli.
E sono gli studenti di oggi, in particolare del primo circolo didattico E. De Amicis di Bisceglie, plesso Don Pino Puglisi di via Cadorna, che raccontano attraverso la loro esperienza, la bellezza della terra, con la semina prima e la raccolta dopo, un percorso che traccia la strada all’educazione ambientale alla sostenibilità e al dono.
Spiega Sergio Ruggieri, coordinatore della Caritas cittadina a conclusione dell’incontro nella scuola elementare De Amicis, plesso Puglisi: «Due ore insieme a bambini che stanno imparando già da piccoli a fare azioni di solidarietà riempie il cuore di speranza: questi sicuramente saranno futuri biscegliesi che opereranno a favore dei meno fortunati! Dire “grazie” agli insegnanti per il Progetto messo in atto è il meno che si possa fare, è stato compiuto un ulteriore gesto di “amore e condivisione” verso gli altri».
«Ed è un gesto significativo perché proviene da bimbi in crescita e non si fermerà oggi ma si protrarrà nel tempo e sarà ripetuto la prossima settimana nella sede centrale” ha rimarcato Michele Stornelli, coordinatore della struttura dei Cappuccini.
Un progetto dalla doppia valenza, ambientale/alimentare e solidale, quello che ha visto protagonisti i bambini delle classi del Primo Circolo Didattico “De Amicis” e del plesso “Padre Pino Puglisi” proprio nel giardino di quest’ultimo.
«E’ dall’anno scolastico 2019/20 che la “De Amicis” fa parte delle “ Scuole Green”, scuole che coinvolgono gli studenti nella cura degli spazi verdi, nell’utilizzo di prodotti biodegradabili, del riciclo, della raccolta differenziata, della riduzione e del riuso della plastica – ci ha spiegato l’insegnante Grazia Cassanelli, referente del progetto- oltre all’azione plastic free, già da tempo avviata, quest’anno abbiamo voluto rendere funzionali e riqualificare gli spazi verdi di tutti i plessi, con messa a dimora di piantine, allestimento di orti, erbari. E il Progetto “Edugreen”, finanziato dalla Comunità europea, ci ha permesso di realizzare un orto didattico, innovativo e sostenibile».
Il Progetto ha coinvolto, nella giornata odierna, tutte le classi a tempo pieno del plesso “Puglisi”, e le classi prime e secondo della sede centrale. Negli ampi spazi del cortile del plesso Don Pino Puglisi sono state riqualificate ed installate quattordici aiuole, presso la E. De Amicis diciotto vasche adibite a fioriere, erbari, ortaggi. «Tutte le classi dell’istituto hanno “adottato” un’aiuola o una vasca e provvederanno a prendersene cura, mettendo a dimora le piantine, estirpando l’erba in eccesso, “supervisionando” lo stato di crescita delle aiuole in cui sono stati piantati degli ortaggi: finocchi, cipollotti, cavolo verza, bietole, insalate di vari tipi, cime, broccoli, etc. – spiega la maestra Cassanelli – i bambini hanno seguito le varie fasi del lavoro anche con video ad hoc, ed hanno ammirato la crescita degli ortaggi e continueranno la “cura” dell’aiuola adottata nelle fasi successive».
La manifestazione odierna aveva l’obiettivo di raccogliere gli ortaggi giunti a maturazione e donarli alla Caritas che, col “Progetto RecuperiAmoci”, fornisce cibo fresco quotidianamente a 50/60 famiglie.
I bambini, con cappellini di colore diverso per ogni classe, hanno accolto i volontari Caritas con cartelloni eloquenti: “W le verdure”, mostravano i primini; “Solidarietà chiama … De Amicis risponde”; “È sempre il momento giusto per fare la cosa giusta”; “W l’orto” e due cartelloni esplicativi del lavoro fatto per “L’orto della solidarietà”. Alcuni di questi cartelloni sono stati donati alla Caritas che li metterà nei locali di RecuperiAmoci, dove i bambini sono stati invitati da Sergio Ruggieri.
Un canto dal titolo “Solidarietà” ha dato inizio alla manifestazione.
La Dirigente del Circolo, professoressa Marialisa Di Liddo, dopo aver ringraziato i bambini e le insegnanti per il lavoro fatto finora e per quello che proseguirà, ha posto l’accento sull’obiettivo di lunga durata che il Progetto vuole perseguire: «Avere cura delle piantine dell’orto è solo il primo passo che deve portare ad “aver cura” dei compagni, dei bambini e degli adulti coi quali veniamo in contatto, delle persone meno fortunate”. Creare da subito e da piccoli una attitudine alla “cura” ed alla solidarietà può contribuire a far sì che ogni bambino, nella società allargata, possa divenire una persona partecipe, buona e solidale», ha concluso la Dirigente.
Il coordinatore Caritas, Sergio Ruggieri, ha spiegato il significato del termine attraverso le sue attività che derivano dall’amore per gli altri e che si manifesta in condivisione e solidarietà, proprio le azioni che oggi sono state messe in atto. Ed ogni classe ha “donato” cassette con prodotti alimentari di largo consumo che si sono aggiunti ai prodotti dell’orto, giunti a maturazione, che sono stati raccolti. Sergio Ruggieri ha sottolineato come spesso si butta tanto cibo che è ancora in buono stato: «Aiutare gli altri migliora anche se stessi” ha sottolineato; infine ha consigliato di lasciare un esemplare di ogni verdura nell’aiuola per poterne osservare tutto il ciclo di crescita, fino alla morte e prenderne i semi per ricominciare una nuova vita. “Voi siete il seme della società” ha concluso.
Anche la Presidente del Consiglio d’Istituto, Adriana Moschetti, ha posto l’accento sugli elementi positivi del Progetto che permette ai bambini di stare all’aperto, osservare il ciclo della natura e crescere in conoscenza e solidarietà, valore molto importante nella società. Ambiente e solidarietà sono importanti per sensibilizzare, promuovere in maniera rispettosa e responsabile tali valori nei piccoli che saranno gli uomini e le donne future.
E riprendendo i versi del canto iniziale possiamo dire che la scuola “De Amicis” sta facendo un ottimo lavoro:
“Noi siamo come delle gocce in un mare indefinito
ognuno è un frammento, insieme siamo l’infinito
se piantiamo indifferenza nessun fiore crescerà
se semini bontà, (avrai) felicità!”
Da ogni aiuola sono stati tagliati quegli ortaggi giunti a maturazione e si ritornerà tra qualche settimana a prelevare gli altri. Giovedì 26 si replica presso la sede di via XXIV Maggio.
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