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Qualcuno crede all'orologio digitale del campanile di Fossano, sul serio

di Bufale.net Team |

Qualcuno crede all’orologio digitale del campanile di Fossano, sul serio. I segni premonitori c’erano tutti: come la recente rivolta popolare contro la Conad di Vergate sul Membro

Qualcuno crede all'orologio digitale del campanile di Fossano, sul serio

Qualcuno crede all’orologio digitale del campanile di Fossano, sul serio

Ma per credere e infervorarsi alla palese bufala dell’orologio digitale del campanile di Fossano, bisogna cominciare a pensare a cosa ci rende così permeabili alle fake news. Perché anche questo è un meme asceso, uno scherzo venuto sin troppo bene.

Qualcuno crede all’orologio digitale del campanile di Fossano, sul serio

Partiamo dalle basi: fonte del palese fotomontaggio è la pagina satirica chiamata “Il Gadano”, che trae il nome da un personaggio della trasmissione televisiva “Passaparola”, mai inquadrato in volto, presentato come un misterioso nano dal buffo accento protagonista di un gioco di indovinelli.

Pagina chiaramente basata su contenuti buffi e ironici, come quelli del Comune di Bugliano.

In poche ore, per il divertimento del “Gadano” che con un certo savoir faire ha risposto a tutto, nei commetnti si è potuto vedere di tutto.

Persone che lamentavano il mancato intervento delle Belle Arti adducendo la loro esperienza di ristrutturazioni nei centri storici, chi “sperava fosse un fotomontaggio” perché convinto di poter “trovare quadranti più consoni” e un tripudio di “orrore!” e “inguardabile!”

Va detto, alcuni utenti hanno retto il gioco: astenendosi dal criticare aspramente chi vi è caduto, hanno ulteriormente arricchito il meme di Meme: evocando ad esempio il Casio di Shakira, o ricordando che nel Comune di Bugliano c’è non una, ma 24 torri campanarie che i cittadini possono usare come fuso orario personale nel momento che più aggrada loro nella vita.

Per il resto, il “Gadano”, divertendosi, ha dimostrato ancora una volta cosa non funziona nella Rete: l’istinto di commentare prima, possibilmente infervorati e indignati, per riflettere solo poi.

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