Roma, 16 gen – Arrestato oggi Matteo Messina Denaro, restano da acciuffare diversi boss e criminali italiani. Tutti pericolosi, feroci, ricercati per reati pesantissimi. Ma i presenti nell’elenco dei cosiddetti latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” del gruppo Interforze sono quattro. Ecco chi sono

Attilio Cubeddu (Anonima sequestri): nato ad Azana (Nuoro) il 2 marzo 1947, è ricercato dal 1997. Al termine di un permesso concessogli, non fece rientro nella Casa Circondariale di Badu e Carros, in provincia di Nuoro. Arrestato nell’aprile 1984 a Riccione, era stato condannato a 30 anni di carcere per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Tra i vari crimini commessi, Cubeddu rimase coinvolto nel sequestro di Giuseppe Soffiantini e nell’omicidio del poliziotto dei Nocs Samuele Donatoni. Sospettato anche per il sequestro di Silvia Melis. Il 18 marzo 1998, con la sua fuga, vennero diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

Giovanni Motisi (Mafia): nato a Palermo il primo gennaio 1959, è ricercato dal 1998. Diramate rierche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali, nel dicembre 1999. Motisi deve scontare l’ergastolo per una serie di reati: associazione di tipo mafioso, omicidio e strage. Considerato killer di fiducia di Totò Riina, stando al collaboratore di giustizia Calogero Ganci, era presente in Cosa Nostra anche quando i mafiosi discussero di assassinare il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nel 2016 è stato inserito nella lista dei criminali più ricercati d’Europa.

Renato Cinquegranella (Camorra): nato a Napoli nel 1949, è latitante dal 2002. Da allora di lui si sono perse le tracce e nel 2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali. Ricercato per un numero impressionante di reati, tra cu iassociazione di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione. Sarebbe coinvolto anche nell’omicidio di Giacomo Frattini, detto “Bambulella”, giovane affiliato della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.

Pasquale Bonavota (‘Ndrangheta): nato a Vibo Valentia nel 1974, è ricercato dal 2018 per “associazione di tipo mafioso” e “omicidio aggravato in concorso”. Bonavota è considerato al vertice dell’omonimo clan di Sant’Onofrio, in seguito alla morte del padre Vincenzo, considerato il patriarca della “famiglia”. I Bonavota avrebbero roccaforti anche a Roma, in Liguria e in Piemonte.

Alessandro Della Guglia

Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.