Oliver Bozzi aveva 39 anni ed è stato trovato morto nel suo appartamento
12 Gennaio 2023
M. C.
MONTESARDO (ALESSANO) Un personal trainer originario del Salento viene trovato morto in casa negli Usa ed è subito mistero. È arrivata come un fulmine a ciel sereno nella terra di origine della sua famiglia, la morte di Oliver Bozzi, 39enne culturista che viveva a Santa Monica, popolosa città sulla costa del Pacifico. Siamo negli Stati Uniti d’America, nell’area metropolitana di Los Angeles.
Il personal trainer, titolare di un’avviata attività di fitness e culturismo, la “Train with Boz” creata dieci anni fa e attraverso la quale lavorava anche come virtual coach, da quanto si apprende è stato ritrovato esanime sul divano del suo appartamento dove pare vivesse da solo.
Nella sua città e probabilmente in tutto lo stato californiano, era un personaggio assai noto, avendo creato un vero e proprio brand con la sua scuola (era anche un esperto nutrizionista) e avendo aperto un canale Youtube.
In un’intervista rilasciata alcuni anni fa alla rivista “VoyageLa” aveva confessato che, dopo aver perso tutto e aver toccato il punto più basso della sua vita, aveva trovato uno strumento di rinascita e di riscossa proprio nelle attività dedicate alla cura del corpo sotto l’aspetto fisico.
A dare notizia della scomparsa attraverso i social è stata la madre, Nina Brancato, che vive dalla parte opposta degli States, a Williston Park nella città di New York.
Il padre di Oliver, Oronzino, scomparso alcuni anni fa, gestiva un bar proprio al centro della frazione alessanese.
Dopo la separazione dei genitori Oliver decise di seguire la madre oltreoceano, dove già c’erano i nonni materni (il padre di Nina era un medico titolare di una clinica a New York).
Sulle cause che hanno portato alla morte del 39enne nulla è ancora dato di sapere. Potrebbe essere stato colto da un malore oppure è successo qualcos’altro, intanto ieri a decine si sono stretti attorno alla famiglia in segno di affetto.
La stessa madre ha confermato che il giovane è morto mentre dormiva, forse proprio a causa di un infarto. «Ti ho dato tutto quello che avevo e tutto quello che volevo tu avessi – è stato il suo addio affidato al web – riposa in pace mio bellissimo ragazzo. Mi hai dato tanta felicità, vola con gli angeli e reclama la tua pace. Che Dio ti ami».
Oliver Bozzi da poco aveva appreso una felice notizia, essendo stato archiviato nella corte californiana un processo a suo carico che andava avanti da tre anni. Ed era stato lui stesso a commentare questo risvolto positivo, sostenendo di aver vissuto tre anni da incubo che alla fine lo hanno trasformato in un uomo nuovo, più forte.
[m.c.]