Dopo Londra e il vertice a tre dell’Eliseo, oggi è a Bruxelles
Riccardo Annibali — 9 Febbraio 2023
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato intorno alle 10 al Parlamento europeo. A dargli il benvenuto nell’edificio la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola. Il premier ucraino è anche atteso all’Europa Building per il Consiglio Europeo straordinario, centrato su temi economici e sulle migrazioni. Zelensky è partito stamani da Parigi in aereo insieme al presidente Emmanuel Macron, dal quale è stato ricevuto ieri sera all’Eliseo insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
“L’Europa significa libertà, questo è il nostro modo di vivere è questa è la casa dell’Ucraina“, ha affermato Zelensky, che ha sottolineato come il suo Paese stia “combattendo contro la forza antieuropea più forte del mondo”. Una “casa” che, dunque, “va difesa”. Al centro dell’identificazione dell’Ucraina nel modello Ue, Zelensky ha citato “lo stile di vita europeo, gli standard europei di vita dove ognuno ha un valore, e dove vive lo Stato di diritto e la società è aperta, dove la diversità è un valore e i confini non sono violati”.
Zelensky è poi entrato nel merito della guerra, sottolineando come l’obiettivo della Russia non sia soltanto quello di distruggere il modello ucraino, ma anche quello europeo nel suo complesso. Proprio per questo motivo la vittoria dell’Ucraina deve diventare “un imperativo” anche per l’Ue.
“Questa guerra totale non è solo una guerra per conquistare territori, ma è una minaccia di un dittatore con riserve massicce di armi sovietiche e di armi di altri regimi, come quello iraniano”, ha aggiunto il presidente ucraino. “Per poter combattere questa guerra, passo dopo passo, anno dopo anno, il Cremlino ha cercato di distruggere i nostri valori europei, il valore della vita umana, che è stato ucciso anche in Russia dalle autorità. La vita di nessuno ha valore se non quella dei membri del Cremlino: 140 milioni di cittadini russi sono solo corpi per il Cremlino”.
Il presidente dell’Ucraina ha poi concluso il suo intervento ringraziando l’Unione Europea per il sostegno alla lotta degli ucraini. “A sei giorni di distanza dall’inizio dell’invasione, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non solo per sostenere la nostra lotta ma per anche il nostro status di candidato all’Ue. Questo ci ha motivato ad essere ancora più forti e determinati a resistere: grazie”, sono state le sue parole.
La vittoria dell’Ucraina però richiede nuove armi: dopo i carri armati di Usa e Germania, Zelensky ha puntato dritto ai jet da combattimento. La risposta di Metsola è stata immediata: “Gli Stati devono considerare, rapidamente, come passo successivo, la fornitura di sistemi a lungo raggio e dei jet di cui avete bisogno per proteggere la libertà che troppi hanno dato per scontata”, ha detto la presidente dell’Eurocamera rivolgendosi a Zelensky.
Riccardo Annibali
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