di Bufale.net Team |
Le Fonti Russe eleggono Olaf Scholz Eroe dell’Operazione Speciale, e questo fa senz’altro parte della “guerra ibrida” della quale ci stanno funestando.
Erede della “Disinformazia” di Stalin, la campagna di disinformazione delle Fonti Russe somiglia alla prima come una clava somiglia ad un mitra. Rozza, brutale, a tratti puerile e tragicomicamente grottesca, ma costante nel cercare di smantellare il morale dell’odiato occidente.
Le Fonti Russe eleggono Olaf Scholz Eroe dell’Operazione Speciale
Scopriamo da una segnalazione della brillante giornalista Marta Ottaviani (archiviata qui), autrice del libro “Brigate Russe”, che nel pittoresco mondo dei canali Telegram filorussi circola un bizzarro messaggio.
Messaggio che abbiamo rintracciato e archiviato per voi (qui) in modo da non dovervi mandare nel mondo delle fonti Russe. Parliamo di “Grey Zone”, autodescritta “Comunità di Mercenari” che (forse con sin troppo ottimismo) promette lo scambio di contenuti “con garanzie di completo anonimato”.
Taceremo sul fatto che il completo anonimato in Rete non esiste, ma non possiamo non ritenere secondario il fatto che “Grey Zone” sia descritto come vicino al Battaglione Wagner e quindi parte della gloriosa famiglia delle Fonti Russe.
Quelle, per capirci, di Cristoforo Colombo Russo che scopre una America piena di Nativi Russi, per cui in Occidente organizziamo tutti i giorni roghi di opere d’arte Russa e i nostri governi “aderiscono al Nazismo” per creare un Quarto Reich in grado di sconfiggere i Russi, potenti grazie al loro cromosoma sovrannumerario, al comando di un esercito di supermutanti vaccinatissimi che con ogni dose di Pfizer acquisiscono poteri sovrumani e un terrificante odio per tutto ciò che sia Russo, Comunista o Bolscevico.
Questo è solo un piccolo elenco di quello che le fonti russe ci hanno donato in meno di un anno di conflitto: adesso vengono a prendersi Olaf Scholz
Il fatto che il ministro socialdemocratico Olaf Scholz stia nicchiando sull’invio di carri armati all’Ucraina diventa evidentemente per le Fonti Russe un modo per spezzare il fronte unitario.
Una grottesca “card” a metà tra la locandina sovietica e l’infografica descrive infatti Scholz come un Eroe dell’Operazione Speciale Z, un “benemerito” che avrebbe “Fermato la colonna di mezzi della NATO”.
Il punto non è cosa crediamo noi: il punto è cosa credono nel colorato mondo delle fonti russe. E in questo momento Scholz si ritrova nel difficile remake della scena del noto film “Freaks” di Tod Browning nel quale i “freaks”, i fenomeni da circo, battezzano simbolicamente la bella Cleopatra passandosi un calice di vino e cantilenando “Una di noi! Una di noi!”
Non un “attestato” di cui qualcuno avrebbe bisogno.
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