Conferenza “Dezinformacija e misure attive: le narrative strategiche filo-Cremlino in Italia sulla guerra in Ucraina”. Roma. 26 gennaio 2023
Gianvito Pugliese
Sono lieto ed onorato di comunicare alle nostre lettrici ed ai nostri lettori che il nostro esperto militare, il col. Orio Giorgio Stirpe domani sarà tra i relatori del convegno:
L’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici ha il piacere di invitarla al convegno “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla guerra in Ucraina”, che si terrà il 26 gennaio dalle ore 16 alle ore 20 presso la Casa dell’Aviatore, Via dell’Università, 20 – Roma (in foto di copertina). Il convegno si potrà seguire in presenza oppure in live streaming a questo link https://www.youtube.com/watch?v=4WCg6qv_jlU
La partecipazione all’evento è gratuita. Per assistere alla conferenza in sala si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica.
Il convegno rappresenta il primo evento di un ciclo di tre conferenze sul tema “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia”, che si svolgerà nel periodo gennaio-marzo 2023 presso la Casa dell’Aviatore (scarica il documento esplicativo sul ciclo di conferenze).
PROGRAMMA DEL CONVEGNO DEL 26 GENNAIO 2023
Interventi:
Introduzione al ciclo di conferenze
Luigi Sergio Germani (Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici)
I fattori di efficacia in Italia della propaganda russa e le cause dell’indifferenza per voci del dissenso russo
Alessandro Vitale (Università di Milano)
Panoramica delle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla guerra in Ucraina
Massimiliano Di Pasquale (Ricercatore associato e responsabile dell’Osservatorio Ucraina, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici)
Attacco alla Verità – costruzione di una narrazione alternativa del conflitto armato in Ucraina
Orio Giorgio Stirpe (Colonnello in congedo dell’Esercito Italiano, specializzato in Analisi Operativa)
Genocidio, de-nazificazione, golpe, etc.: su alcune parole-chiave della propaganda russa
Maurizio Stefanini (giornalista free-lance)
La manipolazione russa dei social media: la guerra ibrida nella rete
Aldo Torchiaro (Il Riformista)
Modera: Nona Mikhelidze (Istituto Affari Internazionali)
Nel 2014, durante la prima aggressione russa all’Ucraina (l’annessione della Crimea e la destabilizzazione dell’Ucraina orientale con le armi della “guerra ibrida”), la macchina della propaganda interna e internazionale del regime putiniano ha diffuso un numero crescente di narrazioni strategiche false o fuorvianti sulla crisi Ucraina.
Tra queste ricordiamo: il presunto genocidio perpetrato dal governo ucraino nei confronti dei residenti russofoni del Donbass; l’idea che l’Ucraina è governata da nazisti; la tesi secondo cui non esiste una vera e propria nazione ucraina distinta da popolo russo; la teoria secondo cui la rivoluzione di Euromaidan sia stata un colpo di Stato orchestrato da governi occidentali come atto per spingere l’Ucraina nella NATO e usare il paese come “cavallo di Troia” per disgregare la Russia. Queste narrative poi verranno aggiornate e utilizzate dal Cremlino per giustificare l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022.
Le narrazioni strategiche promosse da Mosca sulla guerra in Ucraina sono finalizzate, da una parte, a creare una “realtà alternativa” sul conflitto agli occhi della popolazione russa, e dall’altra a confondere e disorientare le opinioni pubbliche e i decisori politici occidentali circa le cause e gli sviluppi della guerra, creando un’immagine distorta della politica estera russa e dei suoi obiettivi.
Dopo l’invasione, l’ecosistema di disinformazione e propaganda russa, che il Cremlino iniziò a sviluppare dalla metà degli anni duemila, crea e diffonde attraverso molteplici canali un’ampia gamma di narrative strategiche, tra cui, ad esempio:
– “Il conflitto non è una guerra tra Russia e Ucraina ma fra gli USA (e la NATO) da una parte, e la Russia dall’altra, una guerra che da tempo la NATO voleva provocare”;
– “Le forze armate ucraine intendono dotarsi di armi nucleari per attaccare la Russia”;
– “Kiyv intende ricorrere al terrorismo nucleare contro la popolazione russofona in Ucraina”;
– “In Ucraina vi sono laboratori segreti preposti allo sviluppo di armi biologiche finanziati dagli USA”;
– “L’operazione speciale russa in Ucraina prende di mira soltanto obiettivi militari e non infrastrutture civili e palazzi abitati”;
– “Il massacro di Bucha è una fiction e potrebbe servire a ciò che sta emergendo sui bio-laboratori finanziati dagli USA in Ucraina”;
– “L’allargamento della NATO a Est rappresenta la causa principale della guerra in Ucraina”;
– “Il battaglione Azov ha usato i civili come scudi umani a Mariupol”;
– “ Le fotografie e le immagini di Bucha sono la solita messa in scena creata dal regime di Kyiv per i mass media occidentali, come è stato fatto a Mariupol con il finto ospedale ostetrico, il teatro e anche in altre città”;
– “L’economia e il sistema finanziario della Russia stanno resistendo abbastanza bene alle sanzioni occidentali”;
– “Le sanzioni occidentali che avrebbero dovuto distruggere la Russia potrebbero disintegrare l’UE”;
– “Le sanzioni imposte da Washington e Bruxelles spingono l’Italia al suicidio economico”.
Queste e molte altre narrazioni promosse dalla macchina russa di “guerra informativa” vengono sistematicamente amplificate in Italia non solo da media italiani di “informazione alternativa” ma anche da non pochi esperti e commentatori nei media mainstream del nostro paese.
La conferenza approfondirà le narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla guerra in Ucraina e l’influenza che esse esercitano sui dibattiti politici, mediatici e culturali italiani. In occasione della conferenza verrà presentato un rapporto analitico dell’Istituto Gino Germani su questo tema, che sarà poi distribuito e pubblicamente reso disponibile dall’Istituto nei suoi canali ufficiali.
Le successive due conferenze del ciclo verranno dedicate alle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla NATO, le politiche estere e di sicurezza dell’Occidente e i rischi di guerra nucleare (il 27 febbraio 2023) e alle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla democrazia liberale e sulla decadenza delle società occidentali ( il 28 marzo 2023). Anche i due eventi successivi si svolgeranno presso la Casa dell’Aviatore e verranno trasmesse in live streaming.
Per assistere in presenza alla conferenza del 26 gennaio, e/o a quelle successive, si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica
Questionario sulla Disinformazione.
La disinformazione è un problema crescente nella nostra società e vorremmo capire meglio come viene percepita. Ti chiediamo di dedicarci pochi minuti per rispondere in maniera anonima al nostro breve questionario su questo tema e su quelli che affronteremo nelle prossime conferenze.
Questo è il link al questionario: https://forms.gle/7HkznwmzJuF78ecZ6
Nel 2014, durante la prima aggressione russa all’Ucraina (l’annessione della Crimea e la destabilizzazione dell’Ucraina orientale con le armi della “guerra ibrida”), la macchina della propaganda interna e internazionale del regime putiniano ha diffuso un numero crescente di narrazioni strategiche false o fuorvianti sulla crisi Ucraina.
Tra queste ricordiamo: il presunto genocidio perpetrato dal governo ucraino nei confronti dei residenti russofoni del Donbass; l’idea che l’Ucraina è governata da nazisti; la tesi secondo cui non esiste una vera e propria nazione ucraina distinta da popolo russo; la teoria secondo cui la rivoluzione di Euromaidan sia stata un colpo di Stato orchestrato da governi occidentali come atto per spingere l’Ucraina nella NATO e usare il paese come “cavallo di Troia” per disgregare la Russia. Queste narrative poi verranno aggiornate e utilizzate dal Cremlino per giustificare l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022.
Le narrazioni strategiche promosse da Mosca sulla guerra in Ucraina sono finalizzate, da una parte, a creare una “realtà alternativa” sul conflitto agli occhi della popolazione russa, e dall’altra a confondere e disorientare le opinioni pubbliche e i decisori politici occidentali circa le cause e gli sviluppi della guerra, creando un’immagine distorta della politica estera russa e dei suoi obiettivi.
Dopo l’invasione, l’ecosistema di disinformazione e propaganda russa, che il Cremlino iniziò a sviluppare dalla metà degli anni duemila, crea e diffonde attraverso molteplici canali un’ampia gamma di narrative strategiche, tra cui, ad esempio:
– “Il conflitto non è una guerra tra Russia e Ucraina ma fra gli USA (e la NATO) da una parte, e la Russia dall’altra, una guerra che da tempo la NATO voleva provocare”;
– “Le forze armate ucraine intendono dotarsi di armi nucleari per attaccare la Russia”;
– “Kiyv intende ricorrere al terrorismo nucleare contro la popolazione russofona in Ucraina”;
– “In Ucraina vi sono laboratori segreti preposti allo sviluppo di armi biologiche finanziati dagli USA”;
– “L’operazione speciale russa in Ucraina prende di mira soltanto obiettivi militari e non infrastrutture civili e palazzi abitati”;
– “Il massacro di Bucha è una fiction e potrebbe servire a ciò che sta emergendo sui bio-laboratori finanziati dagli USA in Ucraina”;
– “L’allargamento della NATO a Est rappresenta la causa principale della guerra in Ucraina”;
– “Il battaglione Azov ha usato i civili come scudi umani a Mariupol”;
– “ Le fotografie e le immagini di Bucha sono la solita messa in scena creata dal regime di Kyiv per i mass media occidentali, come è stato fatto a Mariupol con il finto ospedale ostetrico, il teatro e anche in altre città”;
– “L’economia e il sistema finanziario della Russia stanno resistendo abbastanza bene alle sanzioni occidentali”;
– “Le sanzioni occidentali che avrebbero dovuto distruggere la Russia potrebbero disintegrare l’UE”;
– “Le sanzioni imposte da Washington e Bruxelles spingono l’Italia al suicidio economico”.
Queste e molte altre narrazioni promosse dalla macchina russa di “guerra informativa” vengono sistematicamente amplificate in Italia non solo da media italiani di “informazione alternativa” ma anche da non pochi esperti e commentatori nei media mainstream del nostro paese.
La conferenza approfondirà le narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla guerra in Ucraina e l’influenza che esse esercitano sui dibattiti politici, mediatici e culturali italiani. In occasione della conferenza verrà presentato un rapporto analitico dell’Istituto Gino Germani su questo tema, che sarà poi distribuito e pubblicamente reso disponibile dall’Istituto nei suoi canali ufficiali.
Le successive due conferenze del ciclo verranno dedicate alle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla NATO, le politiche estere e di sicurezza dell’Occidente e i rischi di guerra nucleare (il 27 febbraio 2023) e alle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla democrazia liberale e sulla decadenza delle società occidentali ( il 28 marzo 2023). Anche i due eventi successivi si svolgeranno presso la Casa dell’Aviatore e verranno trasmesse in live streaming.
Per assistere in presenza alla conferenza del 26 gennaio, e/o a quelle successive, si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica
Questionario sulla Disinformazione.
La disinformazione è un problema crescente nella nostra società e vorremmo capire meglio come viene percepita. Ti chiediamo di dedicarci pochi minuti per rispondere in maniera anonima al nostro breve questionario su questo tema e su quelli che affronteremo nelle prossime conferenze.
Questo è il link al questionario: https://forms.gle/7HkznwmzJuF78ecZ6
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