'famiglie-senza-confini',-al-via-la-call-comunale-per-realizzare-un-albo-dei-nuclei-ospitanti-a-bari

'Famiglie senza Confini', al via la call comunale per realizzare un albo dei nuclei ospitanti a Bari

Redazione 17 marzo 2023 18:47

È stato pubblicato, sul sito istituzionale del Comune di Bari, l’avviso pubblico per manifestazione di interesse, rivolto ad enti del Terzo Settore, per l’istituzione e il funzionamento di un ‘Albo delle Famiglie senza confini – Adulti’.

Con questa procedura, partendo dalle esperienze già maturate relative all’accoglienza istituzionale nelle strutture residenziali, il Comune di Bari intende promuovere l’accoglienza solidale nelle famiglie con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle persone più vulnerabili. L’Albo che si intende istituire rappresenta un ulteriore strumento grazie al quale le cittadine e i cittadini saranno messi in contatto con le persone comunitarie ed extracomunitarie presenti regolarmente nel nostro Paese al fine di favorire un reale percorso di integrazione sul territorio, anche mediante l’ospitalità in  famiglia.

Il modello strategico che s’intende realizzare si basa prevalentemente su prassi di cooperazione tra istituzioni, enti del Terzo Settore e del volontariato e si sostanzia in un percorso di co-progettazione che sarà condiviso con i soggetti individuati al termine della procedura.

L’avviso in pubblicazione ha dunque l’obiettivo specifico di realizzare interventi propedeutici all’istituzione, al funzionamento e alla successiva gestione di un Albo delle Famiglie Senza Confini – Adulti: i compiti che spetteranno agli enti selezionati, riguarderanno la realizzazione di paittaforme digitali per la gestione del progetto, attività promozionali, la creazione di uno sportello informativo aperto al pubblico, il raccoglimento delle informazioni su famiglie accoglienti e beneficiari. Possono partecipare all’avviso soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del Terzo Settore che operano nell’ambito dei servizi alla persona, quali imprese sociali, organismi della cooperazione, cooperative sociali, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato, enti religiosi o ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, in forma singola o di raggruppamento temporaneo, che si trovino nella capacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione e che possiedano i requisiti indicati nell’avviso.

La co-progettazione avrà durata di 24 mesi, eventualmente rinnovabili. Il corrispettivo del servizio, di durata biennale, in favore del soggetto aggiudicatario è pari a 110mia euro complessivi, cui si aggiungono 68.512 euro da erogare, a cura dell’aggiudicatario, in favore sia delle persone accolte in famiglia, sia delle stesse famiglie accoglienti che, secondo quanto previsto da un recente delibera di giunta, potranno ricevere un contributo massimo di 300 euro mensili, per la durata dell’accoglienza e fino a 12 mesi.

Le famiglie accoglienti selezionate dovranno offrire ospitalità sul territorio comunale o metropolitano di Bari al fine di assicurare una contiguità territoriale con i Servizi sociali per il rapporto di cura e la possibilità di accesso alla rete dei servizi del Comune di Bari per i beneficiari.

Le istanze di manifestazione d’interesse da parte degli enti del Terzo Settore dovranno essere redatte sul modello allegato all’avviso, sottoscritte e compilate in ogni parte e corredate di fotocopia del documento d’identità, in corso di validità, dei sottoscrittori, e di tutta la documentazione indicata, entro il prossimo 15 aprile. Le candidature dovranno pervenire esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo serviziallapersona.comunebari@pec.rupar.puglia.it. 

“Con questo bando diamo avvio alla strutturazione delle sperimentazioni avviate in questi anni di accoglienza in famiglia per adulti e famiglie migranti vulnerabili – ha commentato l’assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico – Solo nel 2022 sono state 50 le esperienze di richiedenti asilo e profughi accolti in famiglia, o da coppie e adulti soli baresi. La progettualità in corso consentirà di definire un’equipe socio-educativa  di supporto alle esperienze di accoglienza con psicologi, educatori e mediatori che selezioneranno, supporteranno e monitoreranno sia chi accoglie sia chi viene accolto. Un percorso in linea con quanto abbiamo realizzato fin qui in un’ottica di welfare di comunità e generativo che costruisca insieme alla comunità esperienze di autentica inclusione e favorisca la promozione di comunità sempre più aperte e accoglienti”.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *