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Bonus in busta paga a febbraio 2023: abbiamo raccolto tutti i bonus e le agevolazioni sulla busta paga previsti a febbraio 2023 (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Bonus in busta paga a febbraio 2023, grazie al taglio del cuneo fiscale
- Bonus in busta paga a febbraio 2023, aumenti dovuti ai giorni festivi
- Bonus in busta paga a febbraio 2023: Bonus 150 euro
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Bonus in busta paga a febbraio 2023, grazie al taglio del cuneo fiscale
Dal mese scorso sono stati apportati degli aumenti strutturali che riguardano gli stipendi dei lavoratori dipendenti, e sono quelli derivanti dal taglio del cuneo fiscale.
Infatti, grazie alla nuova Manovra Finanziaria, ai lavoratori dipendenti, a partire dal 2023, aumentaranno gli stipendi.
Questa notizia positiva, però, non riguarda tutti i lavoratori subordinati, ma solo coloro che percepiscono un reddito annuo che va tra i 20.000 e i 25.000 euro lordi.
L’aumento degli stipendi sarà possibile grazie all’aumento del taglio del cuneo fiscale, deciso dal Governo Meloni. Questo punto percentuale si va ad aggiungere ai due punti di taglio già decisi dal precedente Governo Draghi.
La misura è stata resa strutturale, ovvero permanente. Draghi aveva già abbassato di due punti percentuali il cuneo fiscale per i lavoratori con reddito da lavoro dipendente fino a 35mila euro lordi.
La misura è stata poi confermata dal Governo Meloni, anzi è stata ampliata, con l’aggiunta di un ulteriore punto percentuale per i redditi fino a 25 mila euro.
Il taglio del cuneo fiscale altro non è che il taglio delle imposte dirette, indirette e i contributi previdenziali che impattano sul costo del lavoro e, dunque, sulla busta paga.
Questo porta inevitabilmente a un aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Ecco la tabella degli aumenti dello stipendio
Reddito annuo lordo di 10 mila euro | Aumento dello stipendio mensile di 19,25 euro, 231 all’anno |
Reddito annuo lordo di 12.500 euro | Aumento dello stipendio mensile di 24,06 euro, 288,75 all’anno |
Reddito annuo lordo di 15 mila euro | Aumento dello stipendio mensile di 28,88 euro, 346,50 all’anno |
Reddito annuo lordo di 17.500 euro | Aumento dello stipendio mensile di 28,81 euro, 345,69 all’anno |
Reddito annuo lordo di 20 mila euro | Aumento dello stipendio mensile di 32,92 euro, 395,08 all’anno |
Reddito annuo lordo di 22.500 euro | Aumento dello stipendio mensile di 37,04 euro, 444,46 all’anno |
Reddito annuo lordo di 25 mila euro | Aumento dello stipendio mensile di 41,15 euro, 493,85 all’anno |
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Bonus in busta paga a febbraio 2023, aumenti dovuti ai giorni festivi
Nonostante le scuole chiuse per Carnevale in gran parte d’Italia, questo non significa che si tratti di giorni festivi “rossi”. Giovedì grasso e martedì grasso, infatti, non sono giorni festivi e quindi non ci sarà alcun aumento di stipendio in busta paga.
Se lavorate in queste giornate sappiate che si tratta di giorni feriali, pagati e retribuiti come tutti gli altri.
Aumento busta paga per dipendenti pubblici
Tra l’elenco dei bonus per i lavoratori, c’è lo sgravio contributivo del 3% riconosciuto sugli stipendi dei dipendenti pubblici d’importo inferiore a 1.923 euro.
Lo sgravio è del 2%, invece, per gli stipendi fino a 2.692 euro. Nonostante l’arrivo della circolare INPS, però, Noipa potrebbe ancora ritardare l’adeguamento, visto il poco tempo a disposizione.
Lo stesso vale per l’aumento di stipendio stabilito dalla Legge di bilancio dell’1,5% che la manovra riconosce a tutti i dipendenti pubblici.
Questo aumento doveva decorrere già da gennaio, ma bisognerà attendere i prossimi cedolini per comprendere se è stato attuato oppure no.
Bonus in busta paga per le Forze armate e di polizia
Le Forze armate e di polizia questo mese riceveranno un bonus busta paga nel caso in cui:
- nell’anno 2021 abbiano percepito un reddito non superiore a 28.974 euro;
- sono in servizio dal 1° gennaio 2022.
Questo bonus defiscalizzazione riduce l’imposta lorda dovuta sul trattamento economico accessorio corrisposto nell’anno 2022.
Il rimborso può arrivare sino a 491 euro e verrà pagato nella busta paga di febbraio.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Il Bonus 150 euro
A chi spetta il Bonus 150 euro a febbraio? Il contributo economico verrà pagato nel secondo mese del 2023 per alcune categorie di cittadini, come i titolari di prestazioni NASpI, DIS-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità nel mese di novembre 2022, per i beneficiari di disoccupazione agricola 2021, per che ha percepito le indennità COVID-19 e per i lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio.
Il Bonus verrà pagato automaticamente, senza bisogno di fare domanda.
A questi beneficiari si aggiungono le categorie di cittadini che hanno presentato domanda entro fine gennaio:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- dottorandi e assegnisti di ricerca;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato;
- lavoratori, sia autonomi che dipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.
L’ex Bonus Renzi
Un altro Bonus che spetta ai lavoratori dipendenti quest’anno, è l’ex Bonus Renzi, oggi chiamato Bonus Irpef.
La manovra finanziaria del Governo Meloni ha confermato per il 2023 l’ex Bonus Renzi, ovvero il trattamento integrativo in busta paga che ha sostituito gli 80 euro erogati in precedenza.
Dal 1° luglio 2020, infatti, questo Bonus Irpef, previsto solo per i lavoratori subordinati, può arrivare ad un massimo di 120 euro mensili, in totale a 1.200 euro annui.
La somma cambia in base al reddito del beneficiario. Il Bonus è stato esteso anche ai percettori di NASPI e ai lavoratori atipici.
Le categorie di lavoratori a cui spetta l’ex Bonus Renzi nel 2023 sono:
- lavoratori subordinati del settore pubblico o privato;
- soci lavoratori delle cooperative;
- lavoratori atipici e con contratto co. co. co.;
- stagisti e borsisti;
- lavoratori socialmente utili;
- percettori di NASpI;
- lavoratori in cassa integrazione.
Abbiamo visto i Bonus in busta paga a febbraio 2023.
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