ecco-chi-e-il-generale-dell’arma-che-ha-fatto-arrestare-messina-denaro-|-culturaidentita

Ecco chi è il Generale dell’Arma che ha fatto arrestare Messina Denaro | CulturaIdentità

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

Non c’è stato bisogno dell’intervento degli uomini del Gruppo di Intervento Speciale, tanto meno di colpi di arma da fuoco per arrestare il super latitante Matteo Messina Denaro. Ci ha pensato il Gruppo Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri, guidato dal Generale di Divisione Pasquale Angelosanto.

Dall’operazione, che mette fine alla trentennale latitanza del mafioso legato a Cosa Nostra, immediatamente trasferito dalla Clinica privata La Maddalena di Palermo, ove era ricoverato, ad un carcere di massima sicurezza, discende una straordinaria vittoria dello Stato che non china la testa di fronte alla mafia.

Al trionfo della legalità, che ci rincuora, sentiamo di poter aggiungere, quale popolo ciociaro, l’orgoglio di sapere che il Generale Angelosanto è figlio della nostra terra, per essere nativo di Sant’Elia Fiumerapido, un Comune della provincia di Frosinone, amministrato dal fratello Roberto.

Una bella pagina di storia quella scritta dall’Arma dei Carabinieri, i nostri eroi in divisa, cui miglior ringraziamento non poteva essere di quello loro riservato, al grido di “bravi, bravi”, dai tanti pazienti che assistevano dall’esterno della clinica al blitz ancora in atto conclusosi con l’arresto del superboss.

A guidarli un investigatore d’eccellenza, Pasquale Angelosanto, 64 anni, noto per aver saputo cacciare ed ammanettare numerosissimi capi ed esponenti di organizzazioni malavitose, la brillantezza della cui carriera è testimoniata dalle onorificenze di tipo civile e militare tra cui spicca quella di Cavaliere e Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. E noi, suoi conterranei, con la fierezza che contraddistingue il nostro popolo, esprimiamo al generale, ancora una volta, gratitudine e profonda ammirazione.

Sentimenti che abbiamo visto, arrivata la notizia dell’arresto del superboss, stampati in ciascuno dei volti delle persone incontrate a Sant’Elia, che sembravano voler esprimere l’orgoglio di aver contribuito attraverso un proprio concittadino al bene dell’Italia.

Orgoglio identitario di una grande Nazione che molto deve a uomini da sempre artefici di grandi imprese, da sempre esempio di indiscutibile attaccamento ai valori più nobili che hanno fatto apprezzare il popolo italiano in tutto il mondo.

Ogniqualvolta la giustizia e la legalità trionfano si irrobustisce e cresce nelle coscienze di tutti l’amor patrio.

LEGGI ANCHE: Angelo Jannone: “Ci voleva un governo di centrodestra per arrestare l’ultimo boss?”

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *