Redazione 05 gennaio 2023 19:54
“Considerando l’importanza del tema per l’intero territorio metropolitano ritengo prioritario che tutti gli aspetti legati alla gestione del rischio alluvioni e più in generale del rischio idrogeologico presente nel territorio siano attentamente esaminati facendo riferimento anche a quanto disposto in tema dalla pianificazione tecnica di settore”. È questo il messaggio inviato dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, al direttore generale della Città Metropolitana in merito alla possibile realizzazione della discarica Fer.Live, nelle campagne di Bitonto.
Il primo cittadino chiede ai competenti uffici tecnici provinciali di valutare attentamente quanto documentato dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale in relazione alla non conformità al vigente Piano di Gestione Rischio Alluvioni del sito in località Colajanni individuato dalla ‘Fer.Live’ per la realizzazione di una discarica per lo smaltimento di rifiuti speciali.
La nota di Decaro arriva a pochi giorni dal 10 gennaio, data fissata dal Tar per l’udienza cautelare del ricorso promosso dal Comune di Bitonto contro l’autorizzazione integrata ambientale concessa alla Fer.Live dalla Città Metropolitana e potrebbe, a parere dell’Avvocatura comunale, avere anche importanti riflessi processuali. La vicenda ha un lungo trascorso: l’amministrazione Provinciale di Bari, aveva espresso parere favorevole al provvedimento di Via per il progetto presentato dalla società Fer.Live, tuttavia nel 2013 la stessa Provincia aveva negato l’istanza di Aia, in quanto l’area destinata alla realizzazione era classificata come zona agricola e quindi incompatibile come sede di localizzazione dell’impianto, in forza del Piano regionale per la gestione di rifiuti speciali. La controversia è sfociata in un lungo contenzioso giudiziario fra l’azienda ‘Fer.Live’ e gli enti locali. La prossima tappa dello scontro sarà dunque sancita dalla decisione del Tar.
“I giudici amministrativi – spiega il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci – non possono non tenere conto della contrarietà alla decisione assunta dagli uffici tecnici provinciali, che è stata espressa in maniera netta e inequivocabile dallo stesso rappresentante legale della Città Metropolitana di cui quegli uffici sono espressione”.