Roma, 10 feb – Un Giuseppe Cruciani “incazzato nero”, anzi “nero come la Egonu” come aggiunge lui stesso, si scaglia contro l’edizione di quest’anno del Festival di Sanremo. Una rassegna che ha tradito il suo spirito nazional-popolare e che porta avanti “un racconto ridicolo, penoso, patetico, di quello che non è l’Italia”.

Cruciani non sembra aver digerito, per usare un eufemismo, la retorica vittimistica e politicamente corretta che ha monopolizzato il Festival di Sanremo 2023. Nella puntata di ieri de La Zanzara ha spiegato il suo punto di vista, prendendosela un po’ con tutti, da Paola Egonu a Chiara Ferragni, da Roberto Benigni a Fedez. Tutto comincia con una domanda: “In due giorni che cosa è venuto fuori da alcuni rappresentanti massimi, da alcuni invitati, insomma dalla créme della créme di questo Festival di Sanremo?”. Ecco la risposta: “Che l’Italia è una paese razzista, lo ha detto oggi una persona portata in palmo di mano sul palco, lo ha detto la signora Egonu, portabandiera olimpica, omaggiata e riverita dalla maggior parte delle persone”. Insomma, altro che discriminazione. E incalza: “Ci hanno raccontato che l’Italia è un paese sessista in cui le donne sono considerate più come mamme che come persone lavoratrici, lo ha detto la signora Ferragni”. Per poi passare al marito: “Il signor Fedez ha dipinto il governo come un branco di fascisti”. Infine la stoccata a Benigni “ Abbiamo anche capito che c’è una Costituzione da difendere dai barbari – che non esistono ovviamente – che la vogliono cancellare”.

“Avete rotto il ca**o!”

Tutto questo da un palco che ci ricorda: “Dovrebbe essere un palco nazionl-popolare e non raccontare frottole”. Dopo aver elencato senza pietà le sciocchezze dei vari ospiti, dei loro luoghi comuni e delle loro ipocrisie, Cruciani si lascia andare in un liberatorio: “Avete rotto il cazzo!”. Per poi aggiungere come un pietra tombale: “Non c’è nulla di vero in tutto questo, è un racconto ridicolo, penoso, patetico, di quello che non è l’Italia”. 92 minuti di applausi.

Michele Iozzino

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