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Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023

5‘ di lettura

Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023: a chi è rivolto, come ottenerlo, quali sono i requisiti? (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito). Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023? A chi è destinato? Quali sono i requisiti per ottenerlo? Scopriamo tutti i dettagli utili nell’approfondimento.

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Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023: a chi è rivolto?

In diretta Tv, il 12 gennaio, la Premier Meloni ha annunciato che il Governo sta lavorando alacremente ad un nuovo Bonus trasporti per quest’anno.

Queste le esatte parole della Meloni al Tg5: «Nell’ultimo decreto c’è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è in maggiore difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti».

La novità sul Bonus trasporti 2023 è stata inserita sul provvedimento per calmierare i prezzi dei carburanti pubblicato in Gazzetta sabato 14 gennaio.

L’opposizione ha fatto pressing per il mancato taglio delle accise e l’innalzamento del prezzo della benzina, ma anche all’interno della maggioranza sono iniziati a nascere dissapori su questo tema.

Bonus trasporti 2023: a chi è rivolto?

Il nuovo Bonus sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro. La soglia è stata ridotta di ben 15 mila euro. Nel Bonus precedente infatti, era di 35 mila euro.

Il Bonus trasporti, come l’anno scorso, è:

  • nominativo;
  • non può essere ceduto;
  • non concorre a formare il reddito;
  • non concorre a formare l’indicatore ISEE.

Questa è dunque una nuova edizione del Bonus trasporti, rispetto a quello del 2022.

La platea di beneficiari sarà più ristretta rispetto all’anno scorso (perché come abbiamo detto il limite reddituale sarà di 20 mila euro e non più 35 mila); questo perché le risorse messe in campo sono 100 milioni di euro, mentre quelle del Governo Draghi erano 180 milioni.

Si potrà richiedere il buono sempre attraverso la piattaforma messa in piedi lo scorso settembre.

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Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023: quali sono i requisiti?

Il Bonus era nato con il Governo Draghi, grazie a un fondo di 180 milioni per finanziare «un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale».

Questo Fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter, per essere poi tagliato di 50 milioni con il Decreto Aiuti quater.

Il vecchio Bonus poteva essere ottenuto da tutti coloro con ISEE fino a 35mila euro. Per i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni, non si badava al reddito familiare, ma a quello personale. Il Bonus 2022 è scaduto il 31 dicembre 2022.

L’unico requisito richiesto è quello di avere un reddito annuo non superiore a 20 mila euro.

Nessuna modifica è stata apportata all’importo: il bonus è un contributo di massimo 60 euro mensili, che può coprire anche la totalità delle spese e durerà fino a fine 2023.

I servizi inclusi nel Bonus sono:

  • servizi di trasporto pubblico locale;
  • regionale;
  • interregionale;
  • trasporto ferroviario nazionale.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Come richiedere il Bonus trasporti nel 2023: come fare domanda?

Per presentare richiesta bisogna accedere alla piattaforma sul sito web e registrarsi fornendo queste informazioni:

  • nome e cognome del beneficiario;
  • codice fiscale del beneficiario (in caso di minore, il richiedente deve allegare anche un documento che attesti che il beneficiario è fiscalmente a suo carico);
  • reddito complessivo del beneficiario conseguito nel 2022 non superiore a 20 mila euro (in caso di minore, il requisito è riferito a lui indipendentemente dal richiedente).

Dopo aver presentato la domanda, sarà il portale stesso ad emettere il Bonus trasporti 2023, che avrà:

  • un codice identificativo univoco;
  • il codice fiscale del beneficiario;
  • l’importo riconosciuto;
  • la data di emissione e di scadenza dell’emissione.

Se l’abbonamento non viene utilizzato nell’arco del mese, il Bonus verrà annullato e non si potrà richiederne un altro nello stesso mese.

Il Bonus è nominativo e non è quindi possibile cederlo o prestarlo a un’altra persona (anche all’interno dello stesso nucleo familiare).

La società che gestisce il trasporto pubblico ha il compito di accertare la validità del voucher.

Ricordiamo che questo Bonus può essere incrementato con la detrazione fiscale del 19% per i trasporti. Tale detrazione è disciplinata dall’articolo 15, comma 1, lettera i-decies del TUIR ed è pari al 19% del totale dei costi che un cittadino ha sostenuto durante l’anno per abbonamenti, entro un massimo di 250 euro, vale a dire che l’importo spettante è pari a 47,50 euro.

Questo consentirebbe al cittadino di risparmiare sono a 105 euro.

Anche chi percepisce il reddito di cittadinanza può serenamente fare domanda e godere del Bonus trasporti, perché rispetta automaticamente tutti i limiti, i paletti e i requisiti reddituali imposti dalla normativa del Governo.

Abbiamo visto come richiedere il Bonus trasporti nel 2023 e tutte le differenze con il Bonus valido nel 2022.

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