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Come e quando denunciare il recupero crediti per stalking

6‘ di lettura

Quando denunciare il recupero crediti? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Le società di recupero crediti, a volte, possono diventare moleste e aggressive. Per ottenere il pagamento del credito insoluto, potrebbero arrivare a contattare il debitore insistentemente, ad ogni ora. Ci si può difendere? Come e quando denunciare il recupero crediti per stalking? Scopriamolo!

Indice

Quando denunciare il recupero crediti: in cosa consiste l’attività di queste società?

Quando si diventa debitori insolventi, capita di essere contattati dalle società di recupero crediti e le conseguenze possono essere davvero spiacevoli.

Già dalla seconda rata non pagata, le società di recupero crediti possono iniziare a farsi sentire dal debitore (se delegati dalla banca o dalla società finanziaria) con telefonate, SMS e anche messaggi WhatsApp. Nel giro di poco tempo possono diventare insistenti, fastidiosi al limite dello stalking.

Quando accade questo, la prima cosa da tenere presente è che queste società hanno ricevuto mandato dai tuoi creditori per ottenere il pagamento.

Il loro lavoro è proprio questo, recuperare i crediti per percepire il loro guadagno, una percentuale su quanto riscosso.

Ciò significa che se queste società non recuperano il credito, non guadagnano nulla. Ecco perché di solito scelgono di spaventare i debitori, con minacce spesso illegittime, inventate e false o con chiamate continuative.

Bisogna essere consapevoli di quello che queste società non possono fare, di quello che possono e non possono dire e di come difendersi.

La prima strategia, per capire come difendere i soldi dal recupero crediti, è proprio quella di non lasciarsi spaventare e studiare il contesto nel quale ci si trova. La seconda strategia importante è rivolgersi ad un consulente legale in grado di assisterci e consigliarci.

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Quando denunciare il recupero crediti: come ci si può difendere?

Può capitare a tutti di non pagare in tempo una rata del finanziamento o una bolletta della luce, per una dimenticanza o perché si sta affrontando una difficoltà economica importante.

Il creditore potrà “vendere” il debito in questione a una società di recupero crediti che, da quel momento, cercherà di ottenere il pagamento.

Nonostante la cifra sia giustamente dovuta, ci sono dei limiti di azione e dei diritti che il debitore ha e che bisogna conoscere perché, molto spesso, queste società commettono degli illeciti pur di riavere i soldi.

Ecco alcuni diritti che dovresti conoscere per scoprire come difenderti dalle società di recupero crediti:

  • il numero telefonico con il quale il creditore ti contatterà dovrà essere sempre visibile, non potrà chiamarti in anonimato;
  • l’operatore con il quale parlerai dovrà fornirti il suo nome e cognome, il nome della società per cui sta chiamando e non potrà vantarsi di titoli inesistenti, come, ad esempio, spacciarsi per un avvocato o un dipendente della banca o della finanziaria;
  • potrai essere chiamato solo in orari di lavoro ordinari e potrai ricevere una chiamata ogni due giorni, salvo urgenze particolari;
  • potrai essere chiamato solo alla tua residenza, salvo tue diverse indicazioni. Se si chiamano vicini o amici si commette un illecito;
  • il call center non è autorizzato a registrare la chiamata. Tu, invece, potrai registrarla per utilizzarla in eventuali querele;
  • l’operatore non potrà usare un linguaggio violento e aggressivo, se lo farà più volte, potrà essere denunciato per stalking;
  • la società di recupero dovrà tutelare la tua privacy;
  • unito al punto precedente, la società di recupero non potrà comunicare nessuna informazione sul mancato pagamento a soggetti diversi dall’interessato. Sempre per la stessa ragione, l’operatore non può rivelare il motivo della chiamata a familiari, parenti o amici;
  • se un esattore viene a casa tua, non ha nessun diritto ad entrare perché non è un pubblico ufficiale. Ricorda che non potrà neppure lasciare alcun avviso affisso alla porta in caso di irreperibilità.

Fatti seguire da un consulente legale specializzato e rammenta anche che la banca, o la finanziaria, sarà corresponsabile del comportamento della società di recupero crediti.

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Come e quando denunciare il recupero crediti per stalking secondo il nostro ordinamento?

Il nostro ordinamento regola le chiamate da parte dei call center e anche delle società di recupero crediti. L’obbiettivo è porre fine alle chiamate continuative, ma anche a quelle minatorie.

Lo stalking telefonico, dunque, esiste. Lo conferma la sentenza 29292 delle Cassazione. Nel caso in cui il debitore venga contattato dalle società di recupero crediti dovessero tutti i giorni, più volte al giorno, si concretizza la fattispecie dello stalking.

Secondo questa sentenza, le società di recupero crediti non possono anteporre gli obiettivi di profitto al rispetto dell’altrui diritto al riposo e a non essere disturbati.

Un uso eccessivo del telefono, volto allo sfinimento del debitore, alla petulanza, all’infastidire l’altro, fa concretizzare il reato. Nel caso deciso dalla Cassazione si era arrivati addirittura ad 8 telefonate al giorno.

La querela può essere presentata direttamente in Procura, o in Questura o Caserma dei carabinieri. Non c’è bisogno di un legale, ma se già lo abbiamo, sarebbe meglio consultare lui prima di procedere.

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