Roma, 26 gen – Sui clandestini perfino l’Olanda è costretta ad ammettere che “c’è un problema”, affermazione deboluccia rispetto alla realtà emergenziale che viviamo soprattutto sulla nostra pelle di italiani.

Clandestini, l’Olanda: “Arrivano troppe persone dal Mediterraneo”

Come riporta l’Ansa, le parole espresse dal governo di Amsterdam sono abbastanza esplicite: “Abbiamo un problema. Troppe persone arrivano dalla sponda opposta del Mediterraneo e abbiamo bisogno di misure che risolvano questo problema e la Commissione deve fare da guida”. Così parla il ministro della Migrazione dei Paesi Bassi, Eric Van Der Burg, che poi aggiunge: “Dobbiamo stipulare più accordi di rientro con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e quelli africani e dobbiamo parlare delle regole di Dublino perché Dublino non sta funzionando”. Il contesto è stato il consiglio informale interni, a Stoccolma.

Se pure il Nord Europa ammette che “c’è un problema”

Dichiarazione furba o un concreto risveglio? Solitamente, si tratta della prima eventualità. I clandestini quasi “denunciati” dall’Olanda non rappresentano infatti una novità. La stessa Unione Europea, nel passato, ha riconosciuto la natura essenzialmente illegale degli arrivi in talune, isolate, occasioni. Salvo poi tornare a scaricare gran parte del problema sull’Italia. Difficile che in questo caso la situazione porti a chissà quali novità. In ogni caso, le affermazioni di Amsterdam costituiscono un materiale prezioso, come testimonianza del fatto che, in ogni caso, anche i più immigrazionisti non possano eludere i disagi di un fenomeno che, per quanto concentrato quasi esclusivamente sulle nostre coste, rappresenta un punto di approdo e di successivo “sviluppo” almeno parziale anche nel resto del continente.

Alberto Celletti

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