Il segretario della Cimo-Fesmed, Salvatore Lumia, boccia senza giri di parole il progetto per un ambulatorio infermieristico all’ospedale Infermi di Rimini, cui dovrebbe seguirne uno al Ceccarini di Riccione. Gli Opi dell’Emilia Romagna rispondo.
“L’iniziativa verrà contrastata in ogni sede opportuna perché la professione medica e la professione infermieristica non possono essere sovrapposte, confuse o sostituite” – spiega il sindacalista medico, dimenticando però che alcuni codici, soprattutto quelli bianchi e quelli verdi, continuano ad intasare i Pronto Soccorso della Romagna e del resto d’Italia per la mancanza di personale medico, impegnato maggiormente sui codici gialli e rossi.
“L’Ausl Romagna – spiega Salvatore Lumia del CIMO-FESMED – intende affidare la gestione, la presa in carico e la dimissione dei codici di bassa gravità agli infermieri, tentando così di superare il problema della carenza dei medici e del sovraffollamento dei Pronto soccorso e ignorando quanto previsto da leggi, contratti e giurisprudenza, che impediscono sovrapposizione, confusione o sostituzione tra professione medica e infermieristica; dando inoltre ancora una volta per scontato che gli infermieri siano disposti a gravarsi di nuove responsabilità senza avere una adeguata formazione e retribuzione”.
Il sindacalista sorvola, a suo dire, sulla sicurezza delle cure e sulla tutela dei pazienti.
“Certo – conclude – è corretto spostare sul territorio la presa in carico dei codici bianchi e verdi, ma la presenza di un medico è necessaria per garantire standard di cura adeguati e all’altezza del nostro Servizio sanitario nazionale”.
Ma non è che i medici hanno paura di offrire troppi spazi agli Infermieri? Ecco come la pensano gli Ordini delle Professioni Infermieristiche dell’Emilia Romagna.
Ambulatorio infermieristico nei Pronto Soccorso dell’Ospedale Infermi di Rimini e Ceccarini di Riccione? Ecco l’intervento degli OPI Emilia Romagna.
La delibera della Ausl Romagna sull’attivazione di un ambulatorio infermieristico all’interno dei Pronto Soccorso dell’Ospedale Infermi di Rimini e Ceccarini di Riccione è totalmente in linea con quanto già avviene in tutti i Paesi dotati di un sistema sanitario avanzato, che contempli un modello di intervento tarato sull’intensità di cure e su setting assistenziali personalizzati.
Restiamo meravigliati dall’allarme lanciato a mezzo stampa dai medici della Federazione CIMO-FESMED Emilia-Romagna, che rischia di ingenerare preoccupazione tra la cittadinanza. Nessun paziente sarà, in virtù della delibera, “privato dell’assistenza medica”: sarà anzi ottimizzata e migliorata la presa in carico di chi si reca al Pronto Soccorso, dove già tutta l’attività di triage è totalmente a gestione infermieristica.
Al contempo si ritiene necessario investire sulla continuità assistenziale e sui servizi da rafforzare a livello territoriale, per diminuire gli accessi impropri al Pronto Soccorso e, di conseguenza, per offrire risposte adeguate in tempi rapidi a chiunque si rivolga al Sistema sanitario regionale, in situazioni di emergenza o meno.
Voi cosa ne pensate? Scrivete pure a [email protected]
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