In riferimento alla nota stampa diffusa dal gruppo di minoranza “Sant’Eufemia È Viva”, la giunta comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte precisa quanto segue:
“Nel corso del consiglio comunale che aveva tra i punti all’ordine del giorno la Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10; Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente; Adesione all’Ente di Governo “Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria” non è stata presa alcuna decisione in merito all’adesione del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte al nuovo Ente Regionale “ARRICAL”, che dovrebbe gestire fin da ora i rifiuti urbani e le risorse idriche di tutti i comuni della Regione Calabria.
Ci chiediamo dunque a cosa si riferiscano i consiglieri di minoranza quando affermano di aver “votato convintamente contro l’adesione del nostro Comune al nuovo Ente ARRICAL in cui confluirà la Sorical”, considerando che in quell’occasione si è votato solo ed unicamente per posticipare il voto. Le cose sono due: o i consiglieri di minoranza non sanno cosa hanno votato oppure mentono intenzionalmente per confondere i cittadini.
Le motivazioni del nostro voler rimandare la decisione le abbiamo riportate nei giorni scorsi pubblicamente e le ribadiamo di seguito. Rimandare la decisione dell’affidamento dei servizi idrici ad una ditta esterna a data da destinarsi è stata un’azione dovuta, a solo favore e protezione della nostra comunità. Nel corso di un incontro che il sindaco Pietro Violi e altri membri della giunta comunale hanno avuto con la Regione Calabria, infatti, l’ente regionale non ha chiarito diversi punti cruciali che sarebbero stati utili per prendere una decisione serena e giusta. E in quel caso oltre il 20 per cento dei sindaci presenti ha deciso di posticipare il voto al fine di approfondire la tematica.
I chiarimenti avuti dai dirigenti nominati dal presidente Occhiuto, dunque, non hanno convinto pienamente molti sindaci, rappresentanti di comuni che, come Sant’Eufemia, sono autonomi in materia di acqua. Il nostro Comune, infatti, come ben sappiamo, è del tutto autonomo da un punto di vista idrico, in quanto è in grado di far fronte all’approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate e sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette. Questo vantaggio ci darà modo di provare ad aprire un fronte di dialogo con la Regione, e per questo motivo abbiamo deciso di posticipare il voto.
Diversamente si sarebbero aperti due scenari: se avessimo votato Sì avremmo dato l’ok ad una società gestita dalla Regione di gestire i nostri servizi idrici dal 1 gennaio. Se avessimo votato No, la Regione avrebbe inviato in tempi brevi un commissario ad acta. Il risultato sarebbe stato il medesimo di cui sopra.
Questo purtroppo impone la legge regionale in merito, e questo noi comunichiamo ai cittadini. Una legge regionale che, lo ricordiamo, è stata votata favorevolmente dalla maggioranza in Consiglio Regionale, compreso il consigliere regionale eufemiese che da sempre sostiene e alimenta il gruppo “Sant’Eufemia è Viva”. Se, dunque, i nostri consiglieri di minoranza vogliono spiegazioni in merito devono chiederle al loro principale sostenitore.
Noi abbiamo la responsabilità di gestire un ente e ci ritroviamo in questo momento di fronte ad una scelta che mai avremmo nemmeno contemplato se non ci fosse stata imposta dalla Regione. Detto questo, però, se c’è anche solo una minima possibilità, in quanto comune autonomo da un punto di vista idrico, di aprire un dialogo con la Regione lo faremo. Perché le esigenze di Sant’Eufemia, come quelle di altri comuni autonomi da un punto di vista idrico, sono differenti da quelle degli enti che dipendono da fonti esterne. Su questo punto proveremo ad aprire un varco e a dialogare con la Regione affinché Sant’Eufemia possa continuare a gestire da sola le proprie risorse idriche. Il nostro unico obiettivo, come sempre, è e sarà solo il bene della comunità eufemiese“.