“Da domani i 113 lavoratori Baritech incominceranno a ricevere le lettere di licenziamento, la proroga della Cassa Integrazione è terminata oggi. L’azienda ha portato avanti questo gioco al massacro ed oggi, durante l’incontro in Regione, ha avuto un atteggiamento di totale chiusura anche nei confronti del Presidente della Regione, Michele Emiliano, che ha supplicato la proprietà di attivare un’ulteriore proroga delle misure di sostegno per i dipendenti”. Sono queste le parole della segretaria Cgil Bari, Gigia Bucci, rilasciate a Baritoday questa sera.
La dirigente sindacale ha ripercorso le tappe che hanno portato a questo triste epilogo per i lavoratori dell’azienda posizionata nella zona industriale di Bari: “Oggi il presidente della Task force regionale per l’occupazione, Leo Caroli, ci ha illustrato una proposta di acquisto dell’azienda ancora nella fase embrionale, si tratta solo di una manifestazione di interesse presentata da un consorzio di legali per conto di un’azienda il cui nome non è stato reso noto. Un’azienda di Mola avrebbe dichiarato la volontà a presentare un’offerta di acquisto, ma nella realtà non sono stati compiuti passi formali in questo senso”.
Da domani la battaglia dei113 lavoratori potrebbe farsi più aspra. Sicuramente sarà più difficile a causa della fine della Cassa Integrazione che non permetterà agli ex dipendenti di ricevere una retribuzione mensile completa. “Per i lavoratori rimane solo la Naspi – sottolinea la segretaria Cgil Bari, Gigia Bucci – ma questa misura di sostegno garantisce un contributo limitato sia nel tempo che nelle somme concesse. Di certo non basterà a mandare avanti queste 113 famiglie che da oggi vivranno situazioni drammatiche. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo strumenti di lotta a sostegno dei lavoratori. Domani li definiremo con precisione durante una riunione, alle 15, nella sede barese della Cgil. Stiamo studiando, con i nostri avvocati, la strada per impugnare questi licenziamenti. Se non ci ascoltano le istituzioni e l’azienda, ci ascolterà un Tribunale. Aumenteremo il livello della mobilitazione, non possiamo permettere che si giochi sulla pelle di questi 113 dipendenti”.