Aggiornamenti relativi al sisma verificatosi al confine tra Turchia e Siria il 6 febbraio.
La redazione
Ci colleghiamo anche oggi all’articolo del 6 febbraio, che ha raccontato il sisma e le prime notizie che ci arrivavano. Al pezzo sono seguiti aggiornamenti nello stesso giorno e poi nei giorni successivi.
Proseguiamo oggi a pubblicarli.
Aggiornamento ore 6,30 dell’11 febbraio:
La CNN rende noto che il numero dei morti tra Turchia e Siria è di 23.831 vittime. In particolare in Turchia si contano 20.318 morti e 80.052 feriti; in Siria le vittime ammontano a 3.513, di cui 2.166 nel territorio controllato dai ribelli nel nord-ovest del Paese. I numeri in Siria vengono rilevati dall’organizzazione di volontariato Syria Civil Defense, nota come White Helmets.
Aggiornamento ore 8,30 dell’11 febbraio:
Secondo Unhcr, l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, gli sfollari in Siria sono più di cinque milioni. Sivanka Dhanapala, rappresentante in Siria dell’agenzia Onu: “L’Unhcr si sta concentrando sulle strutture per i rifugiati, assicurando che i centri dove vengono inviati gli sfollati abbiano equipaggiamento adeguato, come tende, coperte termiche, materassini, abiti invernali”.
L’Unhcr aggiunge che a causa della guerra civile in Siria già c’erano 6.8 milioni di sfollati interni, a cui si aggiungeranno secondo le attuali stima circa 5,3 milioni di sfollati per il terremoto.
I Caschi Bianchi, cioè i volontari “Syria Civil Defence” hanno interrotto le ricerche nel territorio siriano controllato dai ribelli, ritenendo che dopo 108 ore di lavoro e scavo non ci siano più speranze di trovare vivi i sepolti dalle macerie.
Aggiornamento ore 12 dell’11febbraio 2023:
Le persone decedute ritrovate ammontano ad oltre 2023. Dopo 128 ore tratto in salvo un neonato che si stima non abbia più di due mesi d’età. Dopo 124,5 ore è stata tratta in salvo anche un’anziana di 83 anni nella provincia di Malatya. Dopo 122 ore estratta viva dalle macerie una bambina di due anni nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay e dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras salvato un ragazzo di 16 anni, Kamil Can.
Con un tweet il ministro degli esteri Antonio Tajani: “Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno”.
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