Redazione 21 febbraio 2023 19:35
La Corte d’Appello di Bari ha confermato la sentenza di assoluzione per Elena Molinaro, dirigente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, unica imputata che aveva scelto il rito abbreviato nel processo per lo scontro fra due treni della società Ferrotramviaria avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta a binario unico fra Andria e Corato. Lo riporta l’Ansa.
Nella tragedia morirono 23 persone e altre 51 rimasero ferite. Nel processo con rito ordinario in corso dinanzi al Tribunale di Trani sono imputate la società Ferrotranviaria e 17 persone fisiche, tra dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotranviaria, un dirigente del Mit e due direttori dell’Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria.
Elena Molinaro, difesa dall’avvocato Maurizio Sasso, era accusata di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e disastro ferroviario in concorso, ed era stata assolta già in primo grado dal gup del Tribunale di Trani nel gennaio del 2020. La pronuncia è arrivata dalla seconda sezione penale della Corte di Appello barese, presieduta dal giudice Antonio Civita. “Fin dall’inizio dell’indagine l’ingegnere Molinaro ha fornito ogni possibile collaborazione agli organi inquirenti – spiega il difensore – chiarendo i vari aspetti della complessa normativa tecnica di settore, di derivazione Comunitaria, nazionale e regionale, nonché la sua assoluta estraneità ad ogni addebito”.