sciopero-in-germania:-dai-voli-ai-treni,-un-paese-paralizzato-dalla-protesta-per-chiedere-l'aumento-dei-salari-–-il-fatto-quotidiano

Sciopero in Germania: dai voli ai treni, un Paese paralizzato dalla protesta per chiedere l'aumento dei salari – Il Fatto Quotidiano

Germania semi paralizzata dall’imponente sciopero, uno dei più grandi degli ultimi decenni, per chiedere aumenti salariali che consentano di limitare l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione. A fermarsi sono gli addetti di aeroporti, porti, ferrovie, autobus e linee metropolitane. La mobilitazione era stata convocato venerdì dai sindacati Verdi e Evg. Solo lo stop dei voli riguarderà almeno 380mila passeggeri. La compagnia ferroviaria statale Deutsche Bahn (DB) ha sospeso tutti i treni a lunga percorrenza e molti collegamenti regionali.

Il sindacato Verdi chiede un aumento del 10,5% e almeno 500 euro in più in busta paga, mentre Evg rivendica un incremento di minimo 650 euro mensili spiegando che per i lavoratori gli adeguamenti all’inflazione sono una “questione di sopravvivenza“. Sinora le associazioni dei datori di lavori hanno offerto un aumento del 5% con due pagamenti una tantum di 1.000 e 1.500 euro, quest’anno e il prossimo. Cifre non sufficienti per compensare la diminuzione reale dei salari di fronte ad un’inflazione che rimane all’8,7% (dato di febbraio).

Alcune categorie sono riuscite ad ottenere incrementi sufficientemente compensativi. I dipendenti delle poste avranno aumenti medi mensili dell’11,5%, il grande sindacato dei metalmeccanici, IG Metall, ha ottenuto aumenti dell’8,5% per i quasi quattro milioni di dipendenti che rappresenta. Per evitare carenze negli approvvigionamenti il ministro dei trasporti Volker Wissing ha ordinato agli stati federali di sospendere le restrizioni sulle consegne domenicali e chiesto agli aeroporti di consentire decolli e atterraggi a tarda notte “in modo che i passeggeri bloccati possano raggiungere le loro destinazioni”.

Articolo Precedente

Congedo di paternità, lo chiede di più chi ha contratti stabili e a tempo pieno. E contano ancora le norme sociali

next

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *