di Luca Mastinu |
“Non è che Schlein porta sfiga?”, questa la domanda pubblicata in un tweet del fondatore di Italia Dei Diritti e che ha scatenato l’indignazione sui social. Con queste parole commentava la morte di Enrico Gandolfi e Bruno Astorre, tragedie che sì, si sono verificate poco dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie del PD, ma nelle quali – inutile ma necessario sottolinearlo – la nuova segretaria dem non ha alcun ruolo.
In ogni caso, l’autore ha prontamente chiesto scusa menzionando proprio l’account di Elly Schlein nella speranza che la nuova segretaria dem risponda e accetti la richiesta di perdono.
Il tweet incriminato ha avuto poca vita, ma non abbastanza da non essere rimasto nei meandri della cache e nella memoria dei lettori di Bufale.net, che chiedono verifica.
“Schlein porta sfiga?”, il tweet delle polemiche
Nelle ultime settimane il mondo della politica italiana è stato travolto da due tragedie. Il 28 febbraio è morto Enrico Gandolfi, consigliere PD del XIII municipio della Capitale, il 4 marzo è morto il senatore Bruno Astorre.
Le due tragedie sono al centro di un tweet che ha fatto infuriare gli utenti social. Lo riportiamo di seguito:
Dopo l’elezione di Elly Schlein subito due tragedie nel PD. In pochi giorni la morte improvvisa del 39enne Enrico Gandolfi e ora Bruno Astorre. Non sono superstizioso, ma qualche quesito me lo pongo. L’inizio non è dei migliori. Non è che Schlein porta sfiga? Mi preoccuperei.
Il tweet è stato subito rimosso, ma è ancora presente nella memoria cache a questo indirizzo.
Le scuse: “Tweet sull’onda dell’emozione”
Sommerso dalle polemiche, l’autore del tweet si è prontamente scusato con un secondo messaggio:
Mi scuso con Elly Schlein e tutti voi perché sull’onda dell’emozione per la morte di un amico ho partorito un tweetdistorto rispetto al concetto intenzionale. Il senso era che la sorte sembra essersi accanita sulla neo segretaria, che stimo e a cui porgerò le scuse di persona.
Alcuni hanno apprezzato, altri di meno. Alcuni lo hanno accusato di maschilismo, ma l’autore ha precisato di aver salutato “con gaudio” l’elezione di Elly Schlein.
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