E’ ancora guerra in Toscana tra Medici e Infermieri dell’emergenza-urgenza. A buttare acqua sul fuoco delle polemiche è l’esperto del settore Riccardi Ristori, Medico di Pronto Soccorso.
E’ guerra aperta in Toscana tra organizzazioni ordinistiche e sindacali che rappresentano da una parte i Medici, dall’altra gli Infermieri. I primi mancano e non se ne trovano nemmeno a pagarli oro e quelli in servizio continuano a fare ore massacranti, i secondi ci sono e possono fare la differenza, ma vengono ostacolati perché definiti “non idonei”. Alla fine ad essere in pericolo è la salute della popolazione toscana, che risente direttamente o indirettamente di questa diatriba che va avanti da troppo tempo senza una possibile soluzione che stia bene a tutti.
Cosa fa un Medico e cosa fa un Infermiere durante il soccorso?
Ristori cerca di smorzare le inutili polemiche.
Cerca di smorzare le polemiche e di gettare acqua sul fuoco il medico dell’Emergenza-Urgenza Riccardo Ristori, non nuovo ad iniziative di pacificazione.
Ristori, fino poco tempo fa medico del 118 a Cecina, interviene con una presa di posizione che fa eccezione, soprattutto tra i colleghi. Il professionista, che ha formato finora migliaia di Medici, Infermieri, OSS e laici nelle manovre salvavita, invita a riflettere sul fatto che nelle patologie tempo-dipendenti la differenza la fa la presenza di un sanitario è fondamentale. Che si tratti di un Medico o di Infermiere non cambia molto.
Ristori, come è sua consuetudine, interviene sui social (nel video qui in alto) con una sorta di intervista doppia tra lui, medico, e un infermiere del 118, nella quale entrambi spiegano cosa dovrebbero fare, da protocollo, in caso di arresto cardiaco, di dolore toracico suggestivo di infarto, in caso di ictus e di trauma maggiore. Ovviamente qualche differenza tra le due professioni c’è, “ma molte di queste sono legate a protocolli e norme legislative che non sono adeguate ai tempi e alla professionalità degli infermieri”.
“In questi ultimi tempi ho letto di tutto sull’introduzione dell’ambulanza infermieristica, che tra l’altro esiste ovunque tranne che qui, da anni. Ecco, quindi, che io che sono un medico e un amico infermiere, entrambi con quasi 20 anni di esperienza al 118, abbiamo provato a spiegare cosa facciamo nei vari casi” – spiega Ristori.
In passato Ristori era sceso in campo tantissime volte per dissipare polemiche su casi similari. La delibera regionale del dicembre 2022 ha di fatto “imposto” un cambio di rotta, motivato anche e soprattutto da una ragione oggettiva, così come evidenzia il nostro interlocutore: “questa riforma, in grande ritardo, nasce da un problema che nessuno finora ha cercato di risolvere: che non ci sono medici per l’emergenza”.
La prassi vuole, anche in Toscana, che quando non sia disponibile una postazione Mike (con Medico quale team leader) possa intervenire una India (postazione con Infermiere team leader). Per cui non serve nessuna riorganizzazione, la polemica sembra finalizzata solo a questioni di lana caprina e alla predominanza degli uni sugli altri professionisti.
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