I ‘movimenti’ in vista del voto
Redazione — 6 Gennaio 2023
Lo scenario da incubo per Matteo Salvini e Attilio Fontana si sta materializzando. Il prossimo 12 e 13 febbraio, quando in Lombardia (e nel Lazio) si tornerà al voto per il rinnovo del Consiglio regionale e per scegliere dunque il prossimo presidente della Regione, ci sarà una lista di ‘ribelli leghisti’ ad appoggiare la candidatura di Letizia Moratti, l’ex vice proprio di Fontana che si presenterà alla guida del Terzo Polo e di alcune liste civiche.
Le trattative sono serrate e ci sono due possibilità sul tavolo: da una parte una separazione ‘light’ tra gli ex consiglieri regionali leghisti espulsi dal Carroccio e componenti del neonato Comitato Nord che risponde al ‘senatur’ Umberto Bossi, con la candidatura all’interno della squadra civica della Moratti; dall’altra, l’ipotesi preferita dall’ex vicepresidente della Regione, il sostegno con una lista autonoma a trainare il fronte (e il voto) autonomista lombardo, che segnerebbe così la definitiva spaccatura tra lo stesso Bossi e Matteo Salvini.
Una doppia grana per il leader della Lega, stretto tra due fronti. Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni sono intenzionati infatti a fare il pieno di voti e preferenze anche in Lombardia, per cristallizzare anche nella patria del leghiamo che il centrodestra è ormai ‘cosa loro’.
Va da sé che un eventuale risultato sotto le aspettative del Carroccio metterebbe ancora più in bilico la già traballante posizione da segretario di partito di Salvini, sempre più criticato dall’interno e soprattutto dagli esponenti del Nord, che vorrebbero mettere in naftalina la strategia del “partito nazionale” per tornare a concentrarsi sulle storiche battaglie leghiste.
Quanto agli altri ‘movimenti’ tra i partiti in vista del voto di febbraio, è stato ufficializzato giovedì l’approdo nella lista civica di Letizia Moratti di Valentina Aprea, ex assessore all’Istruzione con Formigoni e Maroni, che a novembre dopo la mancata nomina a sottosegretario nel governo Meloni, promessa da Silvio Berlusconi, aveva lasciato Forza Italia.
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