Sereno e disponibile nonostante la malattia lo stesse spegnendo, eppure curioso e attento al territorio. Tra i migliori centravanti degli anni Ottanta e Novanta del XX° secolo, ha disputato partite anche in Puglia. Come quella volta dell’amichevole contro la Russia con la Nazionale nel 1988…
06 Gennaio 2023
Francesca Di Tommaso
Gianluca Vialli è stato un grande uomo, un grande calciatore ma anche un ospite curioso e affascinato dal territorio che lo ospitava. Un campione che ha visitato anche la Terra di Puglia e di Basilicata, nella sua lunga straordinaria carriera. E non solo per motivi professionali.
L’ultima delle sue visite risale a maggio scorso, quando è stato visto a Gallipoli, in un periodo che gli consentiva di evitare la ressa dei turisti. Provato dalle cure per il tumore al pancreas che lo ha stroncato stamattina, eppure sorridente, disponibile, sereno nonostante una battaglia che conduceva da più o meno cinque anni contro il male incurabile che non gli ha dato scampo.
Dalle spiagge del Salento, Vialli aveva poi raggiunto la Basilicata, una visita nella città dei Sassi, a Matera, per presentare il suo libro “Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili”, in cui parlava, tra l’altro, anche della sua lotta contro la malattia.
Non solo turista curioso del territorio, come raccontano coloro i quali avevano avuto modo di conoscerlo in queste occasioni, Vialli aveva più volte giocato in Puglia con le maglie dei club che ha indossato, dalla Juventus alla Sampdoria. Tra i migliori centravanti degli anni ottanta e novanta del XX secolo, a Bari lo ricordano ancora quando, con la maglia della Nazionale, disputò un’amichevole allo stadio della Vittoria di Bari, a febbraio 1988. L’Italia vinse contro la Russia per 4-1. Vialli, in quell’occasione, segnò una doppietta, rapidissima e spiazzante: due gol in 5 minuti, tra il trentesimo e il trentacinquesimo.