Gli appalti della protezione civile
I tecnici: gravi irregolarità, non è collaudabile e non può essere smontato. La Regione: tutto via entro il 31
14 Dicembre 2022
Massimiliano Scagliarini
BARI – La scorsa settimana è stato consegnato al Policlinico di Bari lo studio di fattibilità per lo smontaggio dell’ospedale covid della Fiera del Levante. Sulla carta la struttura «maxi-emergenze» dovrebbe essere smantellata entro il 31 dicembre, quando scade il contratto di fitto da 110mila euro al mese tra la Regione e l’ente fieristico proprietario dei padiglioni. Ma gli stessi tecnici della Regione, incaricati di mettere ordine nelle carte dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, hanno chiesto di non andare avanti fino a quando non sarà completato il collaudo amministrativo della struttura. Collaudo che è ancora lontano.
A ottobre il dirigente delle Opere pubbliche, Giovanni Scannicchio, e il presidente della commissione di collaudo, Roberto Polieri, hanno scritto al Policlinico ribadendo la necessità che «le operazioni di dismissione non siano avviate prima del completamento delle operazioni di accertamento tecnico amministrativo a pena di improcedibilità delle attività di collaudo», aggiungendo che «le evidenti difficoltà operative di verifica tecnico-contabile che caratterizzano l’esecuzione dei lavori in oggetto, a causa delle criticità evidenziate, rendono estremamente complesso l’intero processo di collaudabilità delle opere». Detto in altre parole, i nuovi collaudatori nominati dalla Regione dopo l’avvio dell’inchiesta coordinata dal procuratore di Bari, Roberto Rossi, e dall’aggiunto Alessio Coccioli, non riescono a far quadrare i conti: si tratta non solo di…
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