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Pensione di reversibilità 2023: come si calcola (+ esempi)

6‘ di lettura

Come si calcola la pensione di reversibilità? Ecco a chi spetta e alcuni pratici esempi (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Come si calcola la pensione di reversibilità? Questo tipo di prestazione viene erogata dall’INPS ai familiari superstiti del pensionato deceduto, in percentuali diverse.

Ai sensi dell’articolo 1, comma 41, della legge numero 335 del 1995, l’importo della pensione di reversibilità si calcola così:

  • al coniuge spetta il 60%;
  • al coniuge con un solo figlio spetta l’80%;
  • al coniuge con due o più figli spetta il 100%;
  • al figlio unico superstite, minore, studente o inabile spetta il 70%;
  • a ciascun figlio, se ne ha diritto anche il coniuge, spetta il 20%;
  • a ciascun figlio, se il coniuge non ne ha diritto, spetta il 40%;
  • a genitori o fratelli e sorelle, spetta il 15% per ciascuno.

Significa, ad esempio, che su una pensione di 1.000 euro, al coniuge del pensionato superstite, in assenza di figli, spettano 600 euro (il 60% della pensione). Se ha un figlio a carico l’assegno sale a 800 euro; con due o più figli a carico spetta la prestazione in misura piena.

Mentre, per ogni figlio, se ha diritto alla pensione di reversibilità anche il coniuge superstite, spetta il 20% dell’importo della pensione: quindi 200 euro al mese su un assegno di 1.000 euro, ad esempio.

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Se il coniuge non ne ha diritto, perché mancante o si è di nuovo sposato, ogni figlio ha diritto al 40% dell’assegno del genitore deceduto: quindi 400 euro su una pensione di 1.000 euro.

Nel caso in cui il figlio è minore, studente o inabile, questi ha diritto al 70% della pensione del genitore deceduto: 700 euro su 1.000 euro di pensione, ad esempio.

Infine, nel caso in cui non sono presenti coniuge o figli, la prestazione viene erogata ai genitori oppure ai fratelli o alle sorelle o ancora ai nipoti del pensionato deceduto, con una percentuale del 15%: 150 euro se la pensione è di 1.000 euro.

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Come si calcola la pensione di reversibilità? A chi spetta

Una volta compreso come si calcola la pensione di reversibilità in base alle diverse percentuali previste dalla legge, entriamo nel dettaglio della prestazione.

Come già anticipato, la pensione di reversibilità è riconosciuta al coniuge o ai familiari superstiti del pensionato deceduto.

Spetta anche nel caso in cui il soggetto deceduto non abbia maturato il diritto alla pensione: parliamo dunque di pensione indiretta, che spetta qualora il lavoratore assicurato deceduto abbia versato 15 anni di contributi in tutta la sua vita lavorativa oppure 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni di vita.

Se non si rispettano questi requisiti, in presenza di particolari condizioni, il coniuge o i familiari del lavoratore deceduto hanno diritto a una indennità una tantum (erogata una sola volta) nota come indennità di morte.

Possono ricevere la pensione di reversibilità, indiretta o l’indennità di morte:

  • coniuge e figli minori (se maggiorenni, devono essere studenti o inabili);
  • uniti civilmente, equiparati al coniuge;
  • nipoti minorenni o maggiorenni inabili a carico dei nonni;
  • genitori, in assenza di coniuge e figli aventi diritto;
  • fratelli o sorelle inabili al lavoro, non titolari di pensione, a carico del lavoratore o del pensionato deceduto, in assenza di genitori.

Il diritto alla pensione di reversibilità non dura per sempre.

Ad esempio, il coniuge del lavoratore o del pensionato deceduto non riceverà più la prestazione nel caso in cui contragga un nuovo matrimonio. Avrà comunque diritto alle ultime due annualità della quota di pensione alla data delle nuove nozze, tredicesima compresa.

I figli minori perdono il diritto alla reversibilità al compimento dei 18 anni. Se sono studenti o studenti universitari hanno diritto alla prestazione fino al compimento, rispettivamente, dei 21 anni e dei 26 anni di età.

Per quanto riguarda i figli inabili, nel caso in cui le condizioni di salute dovessero migliorare al punto tale da far perdere lo stato di inabilità, si perderà anche il diritto alla pensione di reversibilità.

Come per i figli, lo stesso discorso vale anche per i nipoti minori e inabili.

In caso di assenza di coniuge e figli, come visto la pensione di reversibilità spetta ai genitori del pensionato deceduto, se questi non percepiscono un’altra pensione.

Infine, fratelli e sorelle perdono il diritto alla prestazione nel caso in cui dovessero sposarsi, ricevere un’altra pensione o non essere più riconosciuti inabili.

Come si calcola la pensione di reversibilità? Limiti reddituali

Come si calcola la pensione di reversibilità? Attenzione: per ricevere la pensione di reversibilità è necessario rispettare determinati requisiti reddituali.

La prestazione può essere cumulata con redditi personali, se questi non superano i 21.985,86 euro annui (3 volte il trattamento minimo nel 2023).

Con redditi superiori a questa soglia, la pensione di reversibilità spetta in misura ridotta. È previsto un taglio del:

  • 25% se l’importo è superiore a 21.985,86 euro;
  • 40% se l’importo è superiore a 29.314,48 euro annui;
  • 50% se l’importo è superiore a 36.643,10 euro annui.

Ad esempio, il coniuge di un pensionato deceduto, con un assegno di 1.000 euro al mese, in assenza di figli a carico dovrebbe ricevere 600 euro al mese di reversibilità. Ma se il suo reddito è superiore a 21.985,86, l’importo della pensione di reversibilità è tagliato del 25%, con una perdita di 150 euro e un importo riconosciuto di 450 euro al mese.

Con un reddito di 30.000 euro, la pensione di reversibilità si abbassa fino a 360 euro al mese, mentre con un reddito di 38.000 euro, ad esempio, spetta una reversibilità di 300 euro al mese, su una pensione di 1.000 euro al mese.

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