Il riferimento è al caso Cospito in relazione agli attacchi attribuiti ad anarchici. In copertina Alfredo Cospito ora.
La redazione
“Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni.
Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”. Sono le parole adoperate in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
Walter Verini, Senatore Pd, componente della Commissione Giustizia: “Chi, come certi movimenti anarchici, compie attentati, rivolge violenza verso poliziotti, carabinieri, forze dell’ordine e della sicurezza è un criminale, nemico della democrazia e della convivenza civile. Solidarietà e vicinanza a chi difende la sicurezza di tutti. Altra cosa è evitare da parte dello Stato che un carcerato come Cospito muoia in carcere. Trasferirlo in un carcere con un centro clinico attrezzato, come chiede il Garante dei detenuti, è giusto, in attesa del pronunciamento della Cassazione sul suo 41 bis, che comunque dovrebbe essere più ravvicinato possibile. E se questo servisse ad evitare tensioni dentro le carceri e ad isolare ulteriormente attentatori e criminali, sarebbe una cosa utile. Inammissibili e gravi sono invece certe dichiarazioni della destra, che equiparano inaccettabilmente posizioni umanitarie con atti terroristici”.
Ai nostri lettori offriamo le due opinioni a confronto. A loro il compito di giudicare. Graditi interventi sull’argomento.
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