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Nessuna revoca del 41 bis per Cospito: il Guardasigilli Carlo Nordio alla Camera ha detto che la pericolosità di Alfredo Cospito è non solo confermata ma aumentata. “Permane la sua capacità di orientare la galassia anarco-insurrezionalista. I suoi appelli non sono ignorati, si sono trasformati in un’onda d’urto”. Insomma, non ci sono né ragioni né novità che giustifichino la revoca del 41 bis: “gli elementi di novità addotti dalla difesa non hanno la necessaria portata demolitoria del regime 41bis”, ha proseguito il Guardasigilli, che nello stesso tempo ha precisato che le condizioni di salute del detenuto vengono costantemente monitorate.

Come ha detto il direttore ed editore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini ospite a RaiNews 24 venerdì scorso, “Nordio fa benissimo [a opporsi alla revoca del 41 bis, n.d.r.] perché questa è una battaglia ideologica: questo Paese sembra andare al contrario, c’è una parte politica che sembra stare sempre contro gli interessi degli italiani. Lo Stato dovrebbe occuparsi prima delle vittime e poi dei carnefici, mentre invece ci stiamo occupando di scioperi e manifestazioni e facciamo passare per santi persone che hanno sparato [Cospito ha sparato a Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo Nucleare, n.d.r] e compiuto attentati terroristici [alla caserma dei Carabinieri di Fossano, n.d.r]: sono un pericolo. Le proteste degli anarchici sono solo una strumentalizzazione politica”.

Del resto le notizie di oggi non fanno che confermare questo stato di cose: le minacce da parte degli anarco insurrezionalisti non sono finite e anzi hanno alzato il tiro. Ora sono passati a intimidazioni circostanziate, come volantino firmato dalla Fai, cioè la Federazione anarchica informale di Cospito, che ieri sera sarebbe stato recapitato a diverse aziende italiane e a un giornale, con minacce nei confronti di un manager, definito “verme della società” e “soggetto ideale per la vendetta”: “Lo colpiremo”, continua il volantino, “per Cospito fratello e compagno”. E ancora: “La Fai, federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture”. Per concludersi con un inquietante messaggio: “Verrà colpito a morte davanti alla famiglia”. Quindi, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, anzi: questa notizia non fa che confermare i timori del Guardasigilli e le parole, dette quasi una settimana fa, da Sylos Labini a RaiNews24.

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