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Non solo bonus infissi, gli sconti per cambiare finestre

6‘ di lettura

Bonus infissi e agevolazioni per sostituire le finestre. Scopri nell’approfondimento quali sono le agevolazioni messe in campo dal Governo per sostituire le finestre e in quali casi possono essere utilizzate. (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Bonus infissi e agevolazioni per sostituire le finestre: elenco

La legge di bilancio 2023 ha prorogato diversi Bonus edilizi e sulla casa; alcuni sino al 2024, altri sino al 2025.

  • Il Bonus sicurezza, per esempio, prevede una detrazione fiscale del 50% sull’installazione di sistemi di antifurto, impianti di sorveglianza e allarme e per la sostituzione di infissi e legati alla sicurezza.

Il limite massimo di spesa è 96 mila euro, e il Bonus si può portare in detrazione in 10 rate annuali di pari importo sulla dichiarazione dei redditi.

Il Bonus sicurezza scade a dicembre 2024 e non è compatibile con gli altri Bonus casa.

  • Il Bonus ristrutturazione è il più utilizzato. Permette di avere una detrazione fiscale del 50% su manutenzione, risanamento, restauro, ristrutturazione dell’immobile, compresi gli infissi.

Scade a fine dicembre 2024. Il Bonus, anche in questo caso, può essere portato in detrazione nei successivi dieci anni.

Per usufruire di questo Bonus non ci sono vincoli per quanto riguarda le misure, il materiale e la collocazione degli infissi.

  • L’Ecobonus 2023, per chi ha come obbiettivo la riqualificazione energetica dell’immobile. Tra i lavori rientra sia la manutenzione ordinaria che straordinaria.

Ci sono alcuni limiti da rispettare

  • gli infissi devono avere un valore di trasmittanza termica specifico in base alla zona climatica in cui si vive;
  • le misure e i mq totali non devono essere modificati.

L’ecobonus prevede una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 120.000 euro. Si può rateizzare l’importo in 10 anni oppure si può ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

  • Per usufruire del Superbonus 110%, invece, è necessario che la sostituzione degli infissi sia un lavoro trainato, ovvero non principale.

Ci dovranno essere altri lavori trainanti per ottenere il Superbonus 110%.
Inoltre, con questo bonus, non sarà possibile modificare le misure degli infissi, se si tratta di una sostituzione di finestre già esistenti.

Un aspetto molto importante da tener presente è l’IVA, al 22% su infissi esterni e interni, e al 10% per le parti staccate, ossia zanzariere, tapparelle, inferriate, elementi di rifinitura, controtelai.

Per richiedere le detrazioni ricorda di pagare con metodi tracciabili e di conservare fatture e ricevute.

Conserva anche l’asseverazione tecnica, l’APE (per l’Ecobonus) e il visto di conformità per il Superbonus.

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Vincenzo Madera

Bonus infissi e agevolazioni per sostituire le finestre: in quali casi puoi beneficiarne

Puoi beneficiare dei Bonus elencati nel primo paragrafo, quando decidi di sostituire o modificare gli infissi esistenti, rendendoli più sostenibili ed ecologici, per esempio utilizzando infissi di ultima generazione.

Il Bonus infissi 2023 più utilizzato è il Bonus ristrutturazione. Soltanto il Bonus ristrutturazione, infatti, si traduce in sconto in fattura, questo non avviene né con l’Ecobonus né con il Bonus sicurezza.

In quali casi puoi beneficiare di questa agevolazione? Per quali tipi di spese?

La detrazione del 50% per il Bonus ristrutturazione 2023 riguarda i seguenti lavori:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di condomini;
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole case unifamiliari;
  • lavori in economia, cioè quelli eseguiti in proprio.

I lavori di manutenzione ordinaria che danno diritto al Bonus ristrutturazione 2023 sono:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni, serramenti o persiane;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • interventi di risparmio energetico;
  • costruzione di scale interne.

Oltre alla detrazione fiscale, i contribuenti possono scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, di pari importo direttamente sulla fattura che verrà compilata dalla ditta che ha eseguito i lavori, al posto delle detrazioni sull’IRPEF.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Bonus infissi e agevolazioni per sostituire le finestre: come fare domanda

Per godere del Bonus sugli infissi dovrai richiedere:

  • visto di conformità;
  • attestazione di congruità dei prezzi.
  • inviare dichiarazione all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese.

Possono accedere al Bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, cioè tutte le persone fisiche che pagano le imposte in Italia, anche se non sono residenti.

Non bisogna necessariamente essere proprietari dell’edificio, l’importante è sostenere le spese per i lavori e avere un titolo idoneo alla detrazione fiscale. Ecco l’elenco di coloro che possono godere del Bonus ristrutturazione:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali;
  • società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.

Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:

  • essere in possesso dell’immobile;
  • eseguire i lavori di ristrutturazione pagandoli di tasca propria.

Le spese di ristrutturazione dovranno essere pagate attraverso bonifico, il quale dovrà riportare questa dicitura: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986” e poi questi elementi:

  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.
  • numero di fattura.

E se decidi di trasformare un balcone in veranda? Ci sono Bonus? Permessi da richiedere? Scoprilo in questo dettagliato articolo.

Abbiamo visto i Bonus infissi e agevolazioni per sostituire le finestre.

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