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Corsi e ricorsi, di vichiana memoria. E anche questa settimana il Ministro Sangiuliano ci ha aperto giorno per giorno gli scaffali della sua biblioteca personale postando la foto di un libro scelto a sua insindacabile giudizio. E non poteva mancare lo storico e filosofo napoletano Giambattista Vico con la sua famosa teoria dei corsi e ricorsi nella storia, presentato dal ministro nella veste editoriale di quelle agili guide Laterza con la copertina arancione dedicate appunto ai filosofi più influenti.

Che ricorrono questa settimana due volte: dopo Vico William James, filosofo poco seguito in Italia e tra i più significativi rappresentanti del pragmatismo americano.

Dal pragmatismo al misticismo il passo è breve ed ecco allora un altro volume trascelto dallo scaffale ministeriale: Le Sacré et le Profane, edizione francese del libro di Mircea Eliade, che esamina i due modi di stare al mondo, al di là della storia e della religione.

Oggi sabato poi ci svegliamo con un altro suggerimento di lettura, l’ultimo per la settimana: Giovanni Gentile. Per una interpretazione filosofica della storia contemporanea, di Augusto Del Noce, filosofo e politico, padre del giornalista Fabrizio Del Noce, qui in una sobria edizione del Mulino, dove un filosofo parla di un altro filosofo. Il libro venne pubblicato postumo, frutto di un’elaborazione e di una ricerca pluridecennali, summa nella quale si racchiude, ben oltre i risultati della pura indagine storiografica, una vera e propria filosofia dell’epoca contemporanea.

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