Roma, 16 mar — Meta, l’azienda di Zuckerberg a cui fanno capo Instagram e Facebook, sta per bloccare tutti i contenuti del repertorio Siae — dunque tutte le canzoni italiane di artisti registrati alla Società autori ed editori — presenti sulle due piattaforme. Le due parti non hanno infatti trovato un’intesa economica per il rinnovo dell’accordo di licenza terminato il 1° gennaio 2023. La decisione del colosso ha suscitato «sconcerto» nella Siae, che parla di «decisione unilaterale di Meta» e ha fatto sapere in una nota di non voler accettare «imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana».

Siae e Meta non trovano l’accordo, alt alla musica italiana sulle piattaforme

«La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti» scrive un portavoce dell’azienda di Zuckerberg in una nota.

Siae ha replicato duramente: «Viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla direttiva copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti». La Siae sottolinea inoltre che «la negoziazione» era «in corso» quando Meta ha preso la decisione improvvisamente, annunciandola oggi.

Cosa succede ora?

Gli utenti italiani ed europei non potranno più utilizzare i brani del repertorio della Società nelle storie Instagram e Facebook, nei reel di entrambe le piattaforme e nel feed di Instagram, dove dallo scorso novembre è consentito aggiungere musica ai post. Tutti i contenuti visibili che contengono un brano del repertorio Siae verranno rimossi su Facebook e silenziati su Instagram. Sarà comunque possibile sostituire l’audio selezionando tra le varie opzioni disponibili del catalogo Meta. La rimozione dei brani è iniziata oggi pomeriggio. L’impatto per utenti, influencer e creatori di contenuti soprattutto nostrani sarà notevole se le due società non torneranno al tavolo delle negoziazioni. 

 «I colossi transnazionali devono rispettare l’identità e la sovranità legislativa degli Stati ma soprattutto il lavoro di ingegno delle persone, che è una delle più alte espressioni della umanità e della cultura di una Nazione. Dobbiamo difendere le opere di ingegno degli autori italiani». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Mogol: “Piattaforme guadagnano miliardi e non pagano gli autori”

Esprime tutto il suo disappunto Mogol, presidente onorario della Siae, commentando la notizia a margine della presentazione dell’album Capolavori Nascosti: «Queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti. È una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso».

Cristina Gauri

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