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Medico derubato: sette telecamere per l'auto schedata. Sulle tracce dei banditi – Onda Tv – Emittente Televisiva

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SULMONA – Indagini senza sosta e ore contate per i banditi che hanno derubato il primario. Un furto con destrezza perpetrato in pieno giorno, alle porte del centro storico e a pochi passi dal posto di blocco. La vicenda che è capitata ieri al primario di pediatria dell’ospedale di Sulmona, Massimo Cinque, ha dell’incredibile. Il medico è stato derubato mentre prelevava al bancomat dell’Unicredit, in piazza Vittorio Veneto. Sul tavolo dei Carabinieri della stazione di Sulmona, che si stanno occupando del caso, c’è la querela contro ignoti sporta dalla vittima che ha ripercorso tutte le fasi di quello che si può definire un furto aggravato con destrezza. Non una rapina visto che non sarebbe stata usata forza e violenza. Ma l’episodio è ugualmente grave sul piano sociale se si pensa che, a pochi metri dal luogo dove è stato compiuto il fatto, la pattuglia della Polizia Locale era impegnata per il posto di blocco. Impossibile accorgersene vista la destrezza usata dai banditi. Dalle informazioni raccolte si tratterebbe di due giovani di circa 35 anni, probabilmente bulgari, che si erano appostati nei pressi del bancomat mentre il primario stava prelevando. Dopo aver fatto notare alla vittima che la carta era rimasta bloccata, avrebbero tentato di oscurare le telecamere della banca con un foglio di giornale fino a ritirare la somma al posto del medico. A quel punto i due si sarebbero dileguati a piedi fino a via Montello per raggiungere la vettura, inseguiti dalla vittima che ha chiamato aiuto. La vettura è un’Audi nera, targa tedesca, con un curioso gancio sulla mascherina anteriore in tessuto stile cintura di sicurezza. Veicolo che risulta intestato a soggetti già noti alle forze dell’ordine con precedenti sulle spalle. Banditi abituali che si sarebbero appostati nel quartiere per monitorare i movimenti e forse per selezionare anche la vittima, visto il bottino di oltre mille euro. Non si può dire che gli autori del furto avessero una mente criminale strutturata dal momento che erano a volto scoperto, in un quartiere non solo frequentato ma coperto dalle telecamere di sorveglianza. Ben sette tra Porta Napoli, circonvallazione orientale e zone limitrofe. Attraverso la lettura delle immagini si riuscirà nelle prossime ore a ricostruire tutti i passaggi effettuati dal veicolo e quasi sicuramente ad identificare i malviventi che rischiano una denuncia per furto aggravato. Non è da escludere, sempre nel caso di identificazione, che sarà richiesta una misura cautelare vista la pericolosità sociale dei soggetti. La sensazione è che le indagini potrebbero presto portare gli investigatori a dare un volto e un nome ai due ladri del bancomat. I banditi avrebbero quindi i giorni e le ore contate. Almeno si spera.

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