Redazione 21 febbraio 2023 15:06
Un ‘Memorandum operativo’ per rafforzare l’aggressione patrimoniale della criminalità operante sul territorio pugliese: il documento è stato siglato oggi presso gli uffici della Procura Generale della Corte d’ Appello di Bari, dal procuratore Angela Tomasicchio e dal Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, generale Fabrizio Toscano, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, generale Michele Carbone e dei sostituti procuratori generali presso la Corte d’Appello, Giannicola Sinisi e Carmelo Rizzo.
L’intesa prevede lo svolgimento di specifiche analisi tecnico-giuridiche nonché di attività di approfondimento investigativo propedeutiche all’adozione di provvedimenti di sequestro e confisca allargata e/o per equivalente nei procedimenti già definiti e per quelli in grado di appello.
In particolare, magistrati della Procura Generale coordineranno l’esecuzione, da parte di qualificati militari in forza presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale di Bari, di mirati accertamenti volti a ricostruire la situazione patrimoniale dei soggetti interessati da sentenze di condanna passate in giudicato o, comunque, da provvedimenti emessi dal giudice dell’esecuzione in ipotesi di confische ineseguite, eseguite solo in parte o non disposte.
A tal fine la Guardia di Finanza potrà avvalersi, oltre che del complesso di performanti banche dati, di tutto lo spettro di attribuzioni ad essa riconosciute dalla normativa di riferimento, quale polizia economico-finanziaria a competenza generale. In tal modo, sarà possibile assicurare all’Erario – anche nel caso in cui siano state compiute azioni dirette all’occultamento o alla dissipazione dei beni interessati dai provvedimenti di natura ablatoria – disponibilità finanziarie nonché asset di natura mobiliare e immobiliare oggetto delle varie forme di confisca.
“Il memorandum operativo siglato oggi – spiega una nota della Gdf – si pone nel solco di un’ormai consolidata collaborazione operativa tra l’Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza che mira, da un lato, a intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento del tessuto economico-finanziario, dall’altro, a restituire alla collettività le ricchezze accumulate illecitamente nel tempo dalle compagini delinquenziali, salvaguardando le libertà economiche, la tutela dei cittadini e delle imprese oneste”.