di Luca Mastinu |
Le lacrime della Madonna di Trevignano tengono ancora banco, specialmente da quando l’ex imprenditrice siciliana Gisella Cardia ha sollevato il caso spiegando che la Vergine si presenterebbe ogni 3 del mese.
Secondo le ultime novità emerse durante un servizio andato in onda su Mattino Cinque questa mattina, giovedì 6 aprile, quelle lacrime sarebbero compatibili con il sangue di maiale.
Le lacrime della Madonna di Trevignano: il sangue è di maiale?
Dopo il servizio andato in onda la mattina del 6 aprile su Mattino Cinque, molte testate hanno ripreso le affermazioni riportate dall’inviato in riferimento agli esperti che stanno lavorando sul caso. Va detto che in questi giorni si è scomodato anche un investigatore privato il quale, riporta TgCom24, avrebbe presentato una denuncia ai carabinieri su mandato di alcuni fedeli nei confronti della sedicente veggente.
Le sue parole:
Abbiamo presentato una regolare denuncia e sono state aperte le indagini. Si ipotizzano dei reati, abbiamo fornito alcuni nomi e ora noi continueremo a indagare.
L’attenzione mediatica intorno a Gisella Cardia è molto alta, e secondo l’investigatore privato alcuni fedeli avrebbero addirittura versato somme ingenti di denaro in cambio di una preghiera. Nelle ultime ore, tuttavia, sarebbe arrivata una prima risposta sulla natura del sangue comparso sulla statua della Madonna di Trevignano.
Cosa hanno detto a Mattino Cinque
Il servizio andato in onda durante la puntata di Mattino Cinque è consultabile a questo indirizzo. L’inviato, in collegamento con lo studio in cui era presente la conduttrice Federica Panicucci, ha riferito:
Una notizia che mi è arrivata adesso. Nelle analisi delle tracce ematiche presenti sulla madonnina gli investigatori, facendo questi riscontri, per la consistenza, il colore e la densità del materiale ritengono che quel sangue che è stato trovato sulla madonnina sia compatibile con il sangue di un maiale.
Una notizia sulla quale invitiamo a fare attenzione. Repubblica, infatti, specifica che tali analisi sono state effettuate da un privato, mentre per il momento non sarebbero ancora intervenuti i Ris dei carabinieri. Il giornalista Paolo Capresi, tuttavia, ricorda che le analisi che stabilirono la provenienza animale del sangue risalirebbero a una prima indagine effettuata nel 2016. Non è dato sapere se i Ris dei carabinieri interverranno per una seconda volta.
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