Persone in fila per il reddito di cittadinanza in un Caf (ANSA)
Pavia, 4 aprile 2023 – “Non è svilente lavorare in agricoltura. Coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e possono lavorare, invece di stare sul divano e gravare sulle spalle dello Stato, devono rimboccarsi le maniche e lavorare nei campi o negli allevamenti”.
Intervenendo al VinItaly, il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida è tornato ad accendere i riflettori sul reddito di cittadinanza. Un sussidio che, in base alla legge di bilancio licenziata a gennaio deve essere erogato a chi, in cambio svolge lavori socialmente utili individuati dal Comune di residenza.
I numeri di Pavia
In provincia di Pavia sono 11.164 coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Di questi 1102 risiedono nel capoluogo, ma non tutti possono svolgere dei lavori. E, tra chi potrebbe avere un’occupazione, pochissimi vengono adibiti nella sorveglianza dei cimiteri, nella vigilanza dei parchi, nell’assistenza sugli scuolabus oppure nelle biblioteche. Lo ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali Anna Zucconi rispondendo a una istant question presentata in Consiglio comunale dalla vice presidente Angela Gregorini (Azione), nella quale ha fornito i dati relativi al Consorzio sociale pavese che oltre a Pavia coinvolge 11 Comuni dell’hinterland.
Pochi lavorano
“I percettori occupabili sono 833 e 269 coloro che non possono svolgere mansioni – ha detto l’assessore – sulla base di quanto decidono gli assistenti sociali. Abbiamo individuato tre ambiti: ambiente, sociale e cultura e sono 19 le persone adibite a svolgere lavori socialmente utili in questi settori. Per 10 poi il progetto è in fase di perfezionamento”. “Tutte le amministrazioni civiche e non soltanto quella di Pavia – ha replicato la vice presidente del Consiglio comunale – dovrebbero fare uno sforzo in più per occupare un maggior numero di persone. Sono davvero pochi coloro che lavorano”.