Roma, 15 gen – La storia del Movimento Sociale Italiano, per varie ragioni, è sconosciuta ai più. A differenza di tutti i partiti della Prima Repubblica, però, il Msi è ancora fonte di ispirazione: il suo simbolo sopravvive, Almirante è spesso citato come un esempio e la parabola missina – uscita intonsa da Tangentopoli – è tuttora richiamata pubblicamente, anche da chi governa l’Italia.
La rivolta ideale, un libro imperdibile sulla storia del Msi
Anche per questo, Passaggio al Bosco Edizioni ha dato alle stampe il primo di due volumi che trattano la storia del partito della fiamma. Ma con una particolarità, che si deve alla precisa e dettagliata ricerca di Pietro Cappellari e Italo Linzalone: si tratta del primo lavoro che passa in rassegna le attività di quella componente interna che – dal 1993 al 1995 – si oppose a quella che passò alla storia come la “svolta di Fiuggi”. Riviste, mozioni, riunioni, interventi, idee e progetti tesi alla salvaguardia di una storia e di un retaggio: un percorso che ormai è storia, ma che restituisce una perfetta immagine del clima che accompagnò quel rivolgimento politico e quella fase militante.
Questo primo volume, in particolare, affronta la parabola missina dalle sue origini al crollo di Tangentopoli, soffermandosi sulla natura delle battaglie intraprese, sulla visione del mondo che animò la sua base e sulle vicende che contraddistinsero i suoi protagonisti. Quello che ne fuoriesce, senza dubbio, è un quadro dettagliato, che sottolinea e rimarca la tensione ideale di una fetta del partito, estranea all’universo libeale e al meccanismo liberista: un’opposizione al sistema che fu spesso genuina e disinteressata, anche a costo della vita. Un libro necessario, che fa luce su un mondo che troppo spesso – nelle ricostruzioni postume – è stato liquidato o edulcorato con troppa semplicità.
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