SULMONA – La croce posizionata nel pomeriggio di ieri in corso Ovidio segna il pieno ritorno alla normalità e alla tradizione. Una croce nuova di zecca, diversa dalle passate edizioni, che l’Arciconfraternita della Santissima Trinità ha voluto acquistare per ragioni di sicurezza e di incolumità. Un nuovo simbolo che rende l’idea sul periodo storico che si sta affrontando. A portare la croce è la città di Sulmona che, sul piano istituzionale, deve fare i conti con l’assenza della politica. Nessun imprinting per aggredire le grandi problematiche. Solo calcoli e prese di posizione che, nelle sedi preposte, nemmeno vengono spiegate. Portano la croce gli operai del Caseificio Reginella d’Abruzzo che aveva dichiarato lo stop alla produzione ma anche quelli della Magneti Marelli con poche garanzie per il futuro. Non va meglio sul fronte sanitario con decine di bambini senza terapie per la carenza di psicoterapeuti. Abbandonati anche i pazienti ematologici per la presenza di un solo medico. Tuttavia quella nuova grande croce diventa un simbolo di speranza perché è capace di superare le litigiosità e rimettere insieme la comunità intorno alle sue secolari tradizioni. La Pasqua è sempre la Pasqua. La Settimana Santa comincia oggi con l’inaugurazione della mostra sull’iconografia della Madonna che scappa in piazza, in programma alle 12.30 nella Chiesa di Santa Maria della Tomba, al termine della celebrazione della Santa Messa. Alle 18 è previsto l’attesissimo concerto del coro trinitario nella Basilica Cattedrale di San Panfilo. Un ritorno gradito dopo tre anni di stop forzato causa Covid. Domani sarà la volta dei sorteggi. Sette giorni che riporteranno Sulmona al centro dei riflettori grazie alla forza trainante dei riti pasquali. In queste ore è arrivata l’ufficialità da parte degli operatori del settore. Alberghi pieni e sold out centrato. “Stiamo assistendo anche al ritorno dei gruppi turistici e del turismo statunitense. Sulmona si pone al centro della filiera turistica internazionale”- commenta Mariadora Santacroce. Peccato che nei giorni rossi sul calendario non passeranno né bus né taxi per accompagnare i turisti dalla stazione ferroviaria al centro storico. Le strade sono ancora piene di buche e qualche ciuffo d’erba, anche nelle zone centrali della città, è rimasto. Ma su questo ci si sta lavorando. Niente polemica. Almeno a Pasqua.
