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Il mistero di Team Jorge, l'ombra oscura della Rete sulla politica

Il mistero di Team Jorge è lo scandalo oscuro di cui dovremmo preoccuparci. Più che dei dibattiti sulla vita coniugale dei Ferragnez tra gossip e disinformazione, più della curiosità del giorno.

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Il mistero di Team Jorge, l’ombra oscura della Rete sulla politicaIl mistero di Team Jorge, l’ombra oscura della Rete sulla politica

Perché la storia del “team Jorge” è quello che vediamo ogni giorno, ed è uno spettro che si aggira per i Social e che non riusciremo a stanare facilmente.

Il mistero di Team Jorge, l’ombra oscura della Rete sulla politica

Nasce tutto da una inchiesta congiunta di Guardian, Le Monde e Der Spiegel, relativa ad un ex operativo dei servizi segreti, noto col nickname di Jorge, quasi orgoglioso di aver influenzato «33 campagne elettorali di livello presidenziale» in tutto il mondo, e di essere riuscito ad «avere successo» in 27 di queste.

Anche se Il Post, testata che ha riportato l’inchiesta di “Jorge” giustamente riporta che non esiste un metodo per valutare “il successo”, e possiamo immaginare che lo stesso hacker/disturbatore/superspia abbia tutto l’interesse a descriversi come un vincente nel suo settore, la sola idea che sia possibile interferire nel processo democratico mediante una rete di bot dovrebbe preoccuparci.

Abbiamo già visto in passato le “fonti russe” organizzarsi in reti tese alla destabilizzazione dell’Occidente, diventando ormai un rumore di fondo che nei nostri report mensili per IDMO ammonta ormai a un terzo fisso, al minimo, di tutte le fake news segnalateci.

Il gioco di “Jorge” è sostanzialmente la versione evoluta di tutto questo. L’ex spia, che nega di aver commesso illeciti di alcun genere avrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) dichiarato di poter dimostrare la sua capacità di entrare in account social, di messaggeria o email, ad esempio inviando messaggi a nome di un “politico keniota” per creare confusione.

Il “fiore all’occhiello” dell’offerta di Jorge sarebbe una fantomatica (ma non troppo) rete chiamata “AIMS” (Advanced Impact Media Solutions) , acronimo che nasconde programmi in grado di generare un esercito di “pseudopersone”, account falsi e utilizzati per manipolare il dibattito.

La guerra dei cloni

Anche noi ci siamo imbattuti in improbabili cloni, ma “singolarmente” e non il battaglione che il “Team Jorge” dichiara di poter schierare ad un cenno. Abbiamo avuto modo di incontrare Beatrice Piccimni/Mene Folpetond/Rino Caromna, improbabile “Giornalista indipendente” e “Attivista novax” armato di un profilo Facebook dal nome e sesso cangiante dal quale lanciare fake news da cancellare al bisogno.

Ma anche i “giornalisti russi” Vladimir Bondarenko e Irina Kerimova, lui un ricchissimo magnate Ucraino Russofono, incrocio tra Tony Stark e Mister Grey, lei una romantica insegnante di chitarra porta a porta diventata Pasionaria giornalista Putinista e i “fratelli immortali Sasha e Masha” personaggi in goffa computer graphics (riconoscibile dalle mani deformi e dagli sguardi malamente disegnati) pronti a lanciare livore contro l’Occidente.

La sola idea che qualcuno possa maneggiare non uno, non due ma un esercito di fantasmi creati al computer con volti in CG e biografie “selezionate” per confondersi dalla somma sarebbe abbastanza per preoccuparsi.

Se nei casi citati si è trovato sempre qualcuno pronto a credere al singolo bot, cosa potrà accadere con una intera “legione di cloni” al comando del team?

Ad esempio viene legata al Team Jorge la storia di un account intitolato ad un certo “Canelan”, passato dallo “stato quiescente” di “pseudopersona” che postava notizie a leader di una legione di “senza volto” all’attacco dell’Information Commissioner’s Office Britannico, commentandone ogni azione negativamente.

Droni in grado di uscire dal “mondo virtuale” nel reale, con esempi del team come recapitare a casa di un candidato un sex toy, un giocattolo sessuale, per poi scatenare i cloni accusandolo di condotte sessuali libertine e tradimento coniugale.

Perché preoccuparsi

Il confine tra la vanteria e l’accaduto è sempre difficile: il “Team Jorge” ha tutto l’interesse a descriversi come un ente invincibile e dall’alta garanzia di successo, attirando così clientela.

Ma abbiamo visto che creare un bot e manipolare il consenso non è impossibile. Anzi.

Se una coppia di “pseudopersone” possono diventare “importanti giornalisti dell’Ucraina Russofona”, se pochi cambiamenti di rotta possono rendere gruppi novax araldi del Putinismo, nessuno è veramente in salvo da un’armata di “pseudopersone” tutte CG e ChatGPT agli ordini virtuali di qualcuno ce si dichiara in grado di manipolare l’opinione pubblica per il giusto prezzo.

Foto di Copertina: Chatbot concept, di Phonlamai

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