Il commando fermato in auto con pistola e la protezione per il reggente del clan
Ciro Cuozzo — 17 Febbraio 2023
Indossava il giubbotto antiproiettile quando è stato fermato dai carabinieri insieme ad altre cinque persone (una delle quali in possesso di una pistola con dieci colpi nel caricatore) mentre si trovavano a bordo di un’auto a Napoli. Gira così per le strade cittadine Pasquale Grimaldi, 44enne già noto agli archivi di polizia, figlio del boss di Soccavo Ciro Grimaldi, alias Settirò, detenuto tempo. Saranno le indagini a chiarire se il commando aveva in programma un agguato o se il giubbotto antiproiettile utilizzato da Grimaldi jr è solo per ragioni di sicurezza nell’ambito di un contesto criminale che nell’ultimo anno ha registrato omicidi e diversi agguati con affiliati spesso miracolati dall’imprecisione dei killer.
L’auto in questione è stata fermata dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Vomero in via Gabriele Jannelli, strada distante pochi chilometri dal quartiere di Soccavo, all’altezza dell’ingresso della tangenziale. Un normale posto di blocco diventa un controllo più serio perché i militari riconoscono la caratura criminale dei personaggi in questione e decidono di perquisirli.
Trovano in possesso di Ciro Granillo, 31 anni ritenuto contiguo al clan Grimaldi, una pistola Beretta calibro 9×21 con 10 colpi nel caricatore. Poi riconoscono il figlio del boss, scarcerato da qualche anno, e notano il giubbotto antiproiettile indossato e perquisiscono gli altri quattro, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni (tre con precedenti e uno incensurato) senza però trovare nulla di sospetto.
Granillo è stato arrestato per porto abusivo di arma clandestina, aggravato dal metodo mafioso, arma e giubbotto sequestrati.
Il contesto in questione è quello malavitoso di Soccavo dove da tempo è in corso una faida tra lo storico clan Grimaldi e i Vigilia, un tempo alleati tra loro ma, in seguito ad arresti prima e a scarcerazioni eccellenti poi, in guerra per la conquista degli affari illeciti (spaccio e racket in primis) sul territorio. Una guerra che vede la partecipazione anche di altri clan operativi nei quartieri di Bagnoli e Pianura e nel rione Traiano.
I PRECEDENTI – A Soccavo infatti nell’ultimo anno si sono registrati due omicidi e diversi agguati con affiliati o persone ritenute dagli investigatori vicine al clan ferite o, in un caso, decisamente miracolate dall’imprecisione dei killer entrati in azione.
Il 16 maggio 2022 il 28enne Emmanuele De Angelis, con precedenti per droga, venne giustiziato con ben cinque proiettili al volto in via Contieri, sempre nel quartiere Soccavo. La vittima venne trovata dalla polizia a terra, in un giardinetto condominiale al civico 8, intorno alle 7 del mattino. De Angelis venne ucciso poco ore dopo l’agguato avvenuto nei confronti del 44enne Antonio Ernano, cognato del boss Alfredo Vigilia detto ‘o niro, raggiunto da un proiettile al gluteo sinistro, in via vicinale Palazziello.
Il 15 giugno 2022 un altro morto ammazzato: a finire sotto la pioggia di piombo dei killer Michele Della Corte, 66enne già noto alle forze dell’ordine e ritenuto in passato vicino al clan Grimaldi. L’uomo è stato ucciso in via Paolo Grimaldi, all’altezza del civico 80. L’agguato avvenne nei pressi dell’abitazione di Della Corte, nella parte alta del quartiere non molto distante da via Vicinale Paradiso e in una zona conosciuta come “Croce di Piperno“. L’uomo venne raggiunto da almeno 10 colpi partiti da due pistole diverse (una calibro 9 e una calibro 6,35).
Il 9 novembre scorso infine un giovane di 19 anni, Fabio Volpe, venne miracolato dai killer. Raggiunto da un proiettile al volto, ha riportato 30 giorni di prognosi. L’agguato è avvenuto intorno alla mezzanotte nei pressi di via Vicinale Croce di Piperno, zona considerata dagli investigatori sotto il controllo del clan Vigilia che da qualche mese è in conflitto con i vecchi reduci della storica cosca dei Grimaldi, dopo una serie di scarcerazioni eccellenti. Volpe è ritenuto dagli investigatori vicino al clan Vigilia.
Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall’ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.
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