Milano, 10 gen – Il costo della vita per le famiglie italiane si fa ogni giorno sempre più elevato, gli esorbitanti rincari dei prezzi delle case contribuiscono a peggiorare le condizioni di vita di decine di migliaia di persone, messe alle strette dalla crisi economica. Le grandi città, di conseguenza, si sono trasformate nei luoghi della povertà più assoluta e dell’impossibilità di costruirsi un futuro stabile: secondo i dati raccolti nel primo semestre del 2022 dal report dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa, chi abita nelle maggiori città italiane deve riuscire a mettere da parte in media dai sei ai nove anni di stipendio per poter acquistare una casa.
Milano inaccessibile per comprare case, seguono Roma e Firenze
Il primato di questa spiacevole classifica lo conquista per distacco la Milano arcobaleno del sindaco Beppe Sala. Nella roccaforte del Partito democratico, faro dell’accoglienza e dell’inclusività (solo per chi abita in centro), occorrono circa 13,2 annualità di stipendio per acquistare un immobile. Il capoluogo lombardo consolida così la tendenza, affermandosi come città più cara d’Italia. La Roma del primo cittadino Roberto Gualtieri si attesta al secondo posto, dove occorrono invece 9,2 annualità di stipendio, a Firenze 9,1. Le città meno esose sono Palermo e Genova, rispettivamente con 3,6 e 3,3. Il dato interessante è l’appartenenza al Pd di tutti i sindaci delle tre rispettive città più care della penisola.
Rialzo anche sul prezzo al metro quadro
A dicembre 2022 il prezzo al metro quadro delle abitazioni destinate alla vendita ha raggiunto i 2.074 euro di media, con un rialzo del 2% su base nazionale rispetto al 2021. Trieste è la città che ha subito una crescita maggiore dei prezzi, raggiungendo quasi il 9%(circa 2.000 euro al mese). A seguire Cagliari con un aumento del 6,4% e Trento con 5,8%. Milano raggiunge un +5% rispetto al 2021, con un prezzo al metro quadro che supera i 5.100 euro nell’ultimo trimestre, più del doppio della media nazionale.
Andrea Grieco
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