Non tutti sanno che la prima vera avvocatessa della Storia dell’umanità era pugliese. Nonostante a Lidia Poët (Perrero, 26 agosto 1855 – Diano Marina, 25 febbraio 1949) si riconosce la prima iscrizione ufficiale all’Ordine degli Avvocati italiano, infatti, molti anni prima, nell’attuale sesta provincia pugliese, era già nata un’altra donna destinata a diventare avvocato:
Nata nel XV secolo a Trani, infatti, Giustina Rocca era figlia di Orazio Rocca, oratore al senato di Napoli e sposata con Giovanni Antonio Palagano, capitano regio della città, da cui ebbe quattro figli. La sua fama come avvocato del foro della città è dovuta ad una sentenza arbitrale pronunciata l’8 aprile del 1500, in presenza del governatore veneto della città, Ludovico Contarini, per una questione ereditaria sollevata da alcuni nipoti della stessa avvocatessa. La sentenza venne pronunciata in lingua volgare. L’episodio venne raccontato qualche decennio più tardi da Cesare Lambertini nel “De iure patronatus”, stampato per la prima volta a Venezia e diffuso successivamente nel resto d’Europa, grazie alle ristampe a Francoforte e a Lione. L’unica opera tramandataci è l’epitaffio scritto per la prematura morte della figlia ventenne:
la lastra dell’epitaffio venne successivamente utilizzata come lapide per la tomba di entrambe, dopo la morte avvenuta nel 1502. Nelle sue ultime volontà, dettate a un notaio il 10 giugno 1501, l’avv. Rocca chiese di essere sepolta nella Cattedrale di Trani accanto alla tomba della figlia Cornelia. Attualmente, la lastra è conservata nel Museo diocesano di Trani. A Giustina Rocca sono dedicate anche una strada a Bari ed una a Trani. Sempre a Trani porta il suo nome una delle scuole medie inferiori della città. Nel 2022 le è stata dedicata una delle tre torri della Corte di giustizia dell’Unione europea. Di conseguenza, Giustina Rocca è stata definita la prima donna avvocato al mondo e persino rivendicata come fonte d’ispirazione per il personaggio di Porzia nell’opera teatrale del celebre William Shakespeare, “Il mercante di Venezia“.
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