Il ristorante apre le porte ‘fuori orario’ e si trasforma in uno spazio di incontri pomeridiani per parlare di lotta allo spreco di cibo e di educazione al mangiar bene, per conoscere gli usi alimentari della canapa o avvicinarsi al mondo dei vini. E’ il progetto avviato a Bari dal ristorante ‘Urban – Assassineria urbana’, risultato tra i vincitori del bando ‘Un negozio non è solo un negozio’, la misura del Comune nata per sostenere le attività commerciali cittadine incentivandone l’innovazione e la promozione di iniziative aperte a tutta la cittadinanza.
“La nostra idea – spiega Celso Laforgia, chef e titolare, con il socio Michele Salvati, del locale in via Nicolai – è stata quella di organizzare incontri dedicati a tematiche che hanno risvolti anche etici e sociali, trasformando il nostro ristorante in un contenitore aperto a tutti. In questo modo offriamo la possibilità, ai nostri clienti ma non solo, di avvicinarsi, attraverso noi, a temi e realtà che magari ancora non conoscono”.
Gli incontri saranno in tutto cinque. Il primo, dedicato al tema della lotta allo spreco alimentare, si è tenuto lo scorso 24 febbraio ed è stato organizzato insieme all’associazione Farina 080, che con il progetto Avanzi Popolo opera dal tempo sul territorio promuovendo la costruzione di reti per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari. ‘Missione’ dell’incontro è stata la realizzazione di un piatto di spaghetti all’assassina, rigorosamente anti-spreco, con i prodotti messi a disposizione da Avanzi Popolo. “Collaboriamo con l’associazione Farina 080 sin dall’apertura del nostro locale, nel 2016 – spiega Celso Laforgia – Crediamo molto nel loro progetto, abbiamo collaborato anche durante il Covid quando abbiamo donato tutta la materia prima che ci siamo ritrovati a non poter utilizzare, o quando i miei ragazzi in cucina hanno preparato 200 pasti, in collaborazione con altri ristoranti baresi, da distribuire a Pasquetta attraverso la chiesa di San Sabino. Per questo ci è sembrato naturale coinvolgerli anche in uno degli incontri di questo progetto. Del resto noi teniamo molto al concetto dell’etica del nostro business, e anche oggi, che il nostro core business si è evoluto rispetto alla nostra nascita, siamo comunque sempre attenti ai concetti di bio, di sostenibilità”. Circa un anno e mezzo fa, in risposta ai cambiamenti indotti dal lungo periodo Covid, tra chiusure prima, e regole e limitazioni poi, Urban ha deciso di trasformarsi scegliendo di puntare su una specialità: gli spaghetti all’assassina. “Abbiamo deciso di valorizzare un piatto che era già tra i più apprezzati dai nostri clienti, un piatto iconico per la città di Bari, e a distanza di quasi due anni possiamo dire che sta funzionando”, spiega Laforgia.
Nell’ambito del progetto presentato per il bando ‘Un negozio non è solo un negozio’, il ristorante è stato anche in parte ristrutturato, creando un “piccolo giardino” coperto e predisponendo nel locale parcheggi per monopattini, con la possibilità di ricarica per quelli elettrici. A proposito dei prossimi incontri in programma, Celso Laforgia anticipa: “Abbiamo organizzato un corso di avvicinamento al vino con un enologo, Giovanni Aiello, e ancora abbiamo in calendario un evento, con un’azienda di Conversano, sull’uso della canapa in campo tessile e alimentare. Un altro degli appuntamenti vedrà la presenza di una nutrizionista, per confrontarci sui temi dell’alimentazione e su quali possano essere menu giusti e bilanciati da proporre”.