Redazione 05 gennaio 2023 10:16
Controlli dei Nas rafforzati, durante il periodo delle festività natalizie, nelle strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (R.S.A.) e le case di riposo. Le verifiche, messe in campo su tutto il territorio nazionale, hanno avuto lo scopo di accertare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese, in un periodo in cui consuetamente aumenta la domanda di ospitalità.
Nel corso della campagna di controllo, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state complessivamente ispezionate 607 attività socio-sanitarie e assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni. Sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo,
comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%: 27 persone sono state sanzionate per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, “riconducibili -spiega una nota dei Nas – a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione. La chiusura è scattata per sei strutture, “risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio”.
Per quanto riguarda nello specifico il territorio di Bari e provincia, in una residenza sanitaria del Barese sono stati sequestrati 119 dispositivi medici (aghi monouso e tappi perforabili) “con data di scadenza superata e detenuti in promiscuità con altri dispositivi in corso di validità”. Al legale responsabile della struttura è stata contestata una violazione amministrativa per oltre 48 mila euro. “Nel corso dell’attività è stata inoltre appurata la mancata revisione del defibrillatore in dotazione, risultato avere elettrodi scaduti di validità, condizione già accertata ed oggetto di contestazione nel corso di un pregresso controllo effettuato nel mese di novembre 2022 dalla locale Autorità Sanitaria”