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Come si eredita la pensione: requisiti, procedura, esempi

6‘ di lettura

Come si eredita la pensione? Ecco la procedura da seguire, i requisiti da rispettare e alcuni pratici esempi per saperne di più (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Come si eredita la pensione? Indiretta e reversibilità

Come si eredita la pensione alla morte del coniuge, di un genitore o di un familiare?

Lo Stato prevede l’erogazione di due distinte prestazioni: la pensione indiretta e la pensione di reversibilità. In entrambi i casi è necessario che il ricevente risulti a carico del lavoratore o del pensionato deceduto.

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Come si eredita la pensione di reversibilità? A chi spetta

La pensione di reversibilità si ottiene se si è a carico di un lavoratore in pensione.

Come si eredita la pensione di reversibilità e chi può beneficiarne? L’INPS eroga la prestazione:

  • al coniuge (marito o moglie), anche separato legalmente o divorziato (titolare di assegno divorzile e non risposato) e al partner nell’unione di fatto;
  • ai figli minorenni, inabili, studenti universitari a carico dei genitori, anche se adottivi, riconosciuti o giudizialmente dichiarati dal deceduto o dal coniuge del deceduto. Spetta anche ai figli non riconoscibili dal deceduto per i quali questi era tenuto al mantenimento o agli alimenti in virtù di sentenza; ai figli nati dal precedente matrimonio del coniuge del deceduto;
  • ai nipoti a carico del pensionato deceduto, se il padre o la madre non possono provvedere al loro mantenimento;
  • ai genitori di età superiore ai 65 anni a carico del pensionato o del lavoratore deceduto e non titolari di pensione diretta o ai superstiti;
  • ai fratelli e alle sorelle non sposati/e, inabili al lavoro, non titolari di una pensione e a carico del pensionato deceduto.

Come si eredita la pensione di reversibilità? Importo pensione

L’importo della pensione di reversibilità varia a seconda del grado di parentela con il pensionato deceduto ed è stabilito in queste percentuali:

  • 60% per il solo coniuge;
  • 80% per il coniuge con un figlio;
  • 100% per il coniuge con due o più figli.

Ad esempio: se la pensione è pari a 1.000 euro al mese, il coniuge senza figli riceverà 600 euro; con un figlio 800 euro; con due o più figli 1.000 euro.

In assenza del coniuge:

  • 70% per un figlio;
  • 80% per due figli;
  • 100% per tre o più figli;
  • 15% per un genitore;
  • 30% per due genitori;
  • 15% per un fratello o una sorella;
  • 30% per due fratelli o sorelle;
  • 45% per tre fratelli o sorelle;
  • 60% per quattro fratelli o sorelle;
  • 75% per cinque fratelli o sorelle;
  • 90% per sei fratelli o sorelle;
  • 100% per sette o più fratelli o sorelle.

Ad esempio: con una pensione di 1.000 euro, il figlio del pensionato deceduto riceverà 700 euro; a un genitore, a un fratello o a una sorella spetterebbero 150 euro a testa, in presenza di entrambi i genitori 300 euro.

Come si eredita la pensione di reversibilità? Tagli sulla pensione

Nel caso in cui il beneficiario abbia un reddito superiore a 20.449,26 euro (3 volte il trattamento minimo annuo), l’importo della pensione di reversibilità viene tagliato del 25%.

Con un reddito superiore a 27.265,68 euro (4 volte il trattamento minimo) è previsto un taglio dell’importo del 40%; infine con un reddito superiore a 34.082,10 euro è previsto un taglio dell’importo del 50%.

Come si eredita la pensione di reversibilità? Perdita del diritto

Il diritto alla pensione di reversibilità non dura per sempre. Può venire meno nel caso in cui il coniuge contragga un nuovo matrimonio (ma avrà diritto a due annualità della quota di pensione, a un versamento una tantum e alla tredicesima).

I genitori del pensionato deceduto possono perdere il diritto se diventano titolari di una pensione, mentre i fratelli e le sorelle non riceveranno più la pensione di reversibilità se diventano titolari di pensione, se contraggono matrimonio o cessano di essere inabili.

La pensione indiretta, invece, spetta al coniuge o ai familiari del lavoratore deceduto, se questi aveva maturato almeno 780 contributi settimanali oppure 260 contributi settimanali, di cui almeno 156 nei 5 anni precedenti la morte.

Possono ereditare la pensione indiretta gli stessi potenziali beneficiari della pensione di reversibilità, a patto che siano a carico del deceduto.

E se il lavoratore deceduto non ha maturato i requisiti contributi necessari per far ereditare la pensione al coniuge o ai familiari superstiti?

In questo caso è possibile percepire l’indennità di morte, una prestazione una tantum (erogata una sola volta), che spetta soltanto se nei 5 anni precedenti alla sua morte, il lavoratore abbia versato almeno un anno di contributi.

Come si eredita la pensione? Come presentare domanda e documenti

Per richiedere e ottenere la pensione indiretta o di reversibilità è necessario inviare la domanda sul sito dell’INPS, accedendo con una delle credenziali in possesso (SPID, CIE o CNS) o facendosi assistere da un patronato.

Alla domanda vanno allegati alcuni documenti, quali:

  • certificato di morte;
  • certificato di matrimonio, se il lavoratore o il pensionato deceduto era sposato;
  • stato di famiglia;
  • eventuale dichiarazione in cui si attesta che non è intervenuta sentenza di separazione con addebito né che il beneficiario abbia contratto un nuovo matrimonio;
  • dichiarazione dei redditi;
  • modalità di pagamento della pensione: accredito su conto corrente, su libretto oppure bonifico.

In presenza dei requisiti stabiliti dalla legge, l’INPS riconoscerà la pensione indiretta o la pensione di reversibilità al coniuge o ai familiari del lavoratore o del pensionato deceduto.

L’importo è accreditato mensilmente dal primo giorno del mese successivo al decesso del lavoratore assicurato o del pensionato.

Per quanto riguarda l’indennità di morte, questa deve essere richiesta entro un anno dalla morte del lavoratore.

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