Dai sistemi satellitari a supporto della gestione delle emergenze, al monitoraggio del bacino idrografico fino al ruolo dello spazio per la salvaguardia della sicurezza alimentare. Sono stati questi i temi al centro dell’International space forum at ministerial level di Panama, organizzato anche grazie al supporto dell’Asi

È stata Panama City, e più precisamente la sede del Parlamento latino-americano e caraibico (Parlatino), a ospitare la quinta edizione dell’International space forum at ministerial level, evento regionale organizzato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) su mandato dello International astronautical federation (Iaf) in collaborazione con l’Università Tecnologica di Panama. Con il sottotitolo di “Central America and Caribbean chapter”, l’iniziativa, lanciata nel 2016, si concentra sull’aumentare le conoscenze spaziali e promuovere lo sviluppo di capacità nel settore, cercando di migliorare al tempo stesso le opportunità per la regione e affrontare al meglio le sfide a livello locale. Il forum è rivolto ai ministri, alle autorità responsabili delle attività spaziali, così come ai vertici delle agenzie e ai rappresentanti del mondo accademico dell’America Centrale e della regione caraibica. In rappresentanza del nostro Paese, una delegazione guidata dal presidente Asi, Giorgio Saccoccia. Insieme al presidente erano presenti rappresentanti dell’Istituto italo latinoamericano (Iila), dell’Universitá La Sapienza di Roma e di Telespazio, che risulta tra i patrocinatori ufficiali dell’Isf.

Crisis management, blue economy e food security

Le tecnologie spaziali “sono uno strumento prezioso per lo sviluppo sostenibile anche per la regione centroamericana e dei Caraibi, ricca di grandi potenzialità, e la cooperazione internazionale rappresenta un’opportunità unica, nell’ambito della quale l’Italia e Asi sono a disposizione per offrire le proprie competenze, conoscenze ed esperienze. Siamo pronti a lavorare insieme sempre di più e sempre meglio”, ha spiegato Saccoccia. L’edizione 2022 della manifestazione era dedicata in particolare a tre temi: i sistemi satellitari a supporto della gestione delle emergenze, il monitoraggio del bacino idrografico e la blue economy, e lo spazio per la salvaguardia della sicurezza alimentare. In merito alla food security, si possono infatti “utilizzare dati e servizi spaziali per prevedere eventi meteorologici estremi, monitorare l’ambiente, la salute e la qualità nutrizionale dei raccolti”, come ha osservato il coordinatore Fao per i Paesi del centroamerica, Adoniram Sanches.

The Panama City page

Il forum si è concluso con la sottoscrizione e l’adozione della dichiarazione finale, “The Panama City Page”, che descrive le prospettive e le raccomandazioni di ogni Paese che ha preso parte all’iniziativa. Così quella di Panama va ad aggiungersi alle precedenti dichiarazioni di Trento (2016), Nairobi (2017), Buenos Aires (2018) e Reggio Calabria (2019).

La mostra spaziale all’ambasciata

A margine del forum spaziale si è tenuto anche un evento presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia nella capitale panamense, dove è stata presentata “Looking beyond” la mostra fotografica di immagini satellitari realizzata da ministero degli Esteri italiano, l’Asi e Telespazio/e-Geos. Si tratta di un percorso espositivo di immagini, curato dall’esperto Filippo Maggia, di fotografie catturate dalla costellazione satellitare italiana Cosmo-SkyMed. Scopo della mostra è valorizzare le numerosissime applicazioni del rilevamento satellitare, facendo particolari riferimenti alle infrastrutture, all’agricoltura, alla sicurezza, e al monitoraggio dei cambiamenti climatici e prevenzione dei disastri ambientali. Alla presentazione hanno partecipato, insieme al presidente dello Iaf, Clay Mowry, diverse autorità politiche e rappresentanti delle agenzie spaziale degli oltre 20 Paesi coinvolti all’International space forum.

(Foto: Iaf)